di Dott. Luigi Schiavo Gentili dottori, Dovrei forse fare degli accertamenti per verificare se ho una disfunzione ormonale o un intolleranza alimentare? Carissima lettrice, un regime alimentare di 600 KCal non può essere definito corretto e non la aiuterà a dimagrire ma solo a rallentare ulteriormente il suo
metabolismo.Domanda
ho 28 anni, sono alta 1 metro e 63 cm e peso 78 chili!
Fino a due anni fa pesavo 58 kg, dopo è stato un crescendo di peso. Ho interrotto l'uso della pillola da un anno e da dicembre frequento per tre volte a settimana una palestra dove mi hanno dato un programma
di sei settimane con l'utilizzo di attrezzi, che ho quasi concluso, ed un regime alimentare che varia dalle 600 alle 800 calorie a base di carboidrati e proteine... l'unico problema è che non ho perso neanche un etto! Il regime alimentare l'ho interrotto dopo due settimane perchè mi sembrava particolarmente eccessivo di uova, insaccati e carne, ed ora ingerisco la stessa quantità di calorie ma mediante un'alimentazione più varia ed equilibrata. Non riesco a capire perché nonostante ciò non
riesca a perdere peso...in fondo non si è sempre detto che una sana alimentazione associata ad una attività fisica servono a dimagrire?
Ringrazio sentitamente.
ValeRisposta
Per quanto riguarda l'attività fisica chieda a chi la segue in palestra di effettuare una attività prettamente aerobica (corsa, tappeto, cyclette, cardio-fitness).
Credo comunque che il suo caso necessiti di essere adeguatamente inquadrato sia in termini nutrizionali che di attività fisica. Chiaramente solo in seguito ad una accurata anamnesi nutrizionale sarà possibile decidere se vi sia o meno la necessità di effettuare delle analisi in particolare di tipo ormonale.
Serena
giornata
Dott. Luigi Schiavo
Dott. Luigi SCHIAVO
Primo Policlinico, Seconda Università di Napoli, Ambulatorio di Chirurgia dell'obesità (IX Chirurgia Generale)
Nutrizionista (Numero Iscrizione Albo 055729)
Dottore di Ricerca [Settore Fisiologia, Endocrinologia e Metabolismo]
Socio SICOB [Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità e delle Malattie Metaboliche]
Responsabile per la Regione Campania della Fondazione Italiana per la
Lotta all'Obesità Infantile ONLUS
Esercita a:
CASERTA
Via F. Daniele 10 (angolo Via Roma-Corso Trieste), (Centro Medico VILLA ROSA), tel. 0823/1702419-22
LUSCIANO (CE)
Via Fratelli Cervi 3, tel. 334/5099818
MARCIANISE (CE)
Via Raffaele Musone 292 (Centro Medico), Tel. 0823/823616
NAPOLI
Via S. Tullio 101 (angolo Via Epomeo),
(Studio Medico Polispecialistico GIFRAN), Telefono 081/7661730
ROMA
Via Tirone 11/13 (zona Marconi), presso Ufficio s.r.l., tel. 3345099818
sito web: www.schiavonutrizione.it
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Quando si parla di diete ipocaloriche particolarmente ferree non si può fare a meno di citare anche la versione del piano alimentare Fast, integrante soltanto 600 calorie giornaliere, con l’obiettivo di perdere 10 kg in soli due mesi di tempo. Tali diete ipocaloriche si prestano soprattutto ai soggetti classificati come obesi, sotto un’attenta valutazione medica di ogni singolo caso.
Come sempre ci teniamo a precisare difatti, qualsiasi regime alimentare ipocalorico, dovrà essere attentamente redatto da un medico nutrizionista sulla base delle singole esigenze nutrizionali personali del soggetto in sovrappeso, escludendo qualsiasi decisione autonoma a forte rischio di potenziali danni per la salute dell’organismo.
La dieta Fast proviene direttamente dal Regno Unito all’interno del quale risulta aver sorpassato la dieta Dukan per adesioni al programma dimagrante. A divulgazione del regime alimentare ferreo il bestseller letterario “The fast diet” scritto dal giornalista medico della Bbc Michael Mosley. Attraverso questo nuovo articolo ci occuperemo di approfondire attentamente tutti gli aspetti e le caratteristiche legate alla dieta Fast, soffermandoci sul piano alimentare e sui potenziali rischi di questo regime ipocalorico.
Dieta Fast dal Regno Unito: caratteristiche del piano alimentare giornaliero da 600 calorie
La dieta Fast si presenta come un regime ipocalorico altamente restrittivo, per lo stesso motivo perseguibile soltanto per un periodo limitato di tempo pari a due mesi, sotto l’esigenza di dover perdere circa 10 kg di peso in eccesso. La dieta Fast integra al suo interno la filosofia del digiuno a intermittenza a scopo dimagrante e purificante per l’organismo, redatta dal giornalista medico della Bbc Michael Mosley e da Mimi Spencer, giornalista del Times.
Lo stesso Pietro Migliaccio, nutrizionista e presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, ha confermato l’importanza di un digiuno a intermittenza terapeutico sotto l’espressa valutazione di un medico professionista all’interno dei diversi percorsi dimagranti. Il digiuno programmato consente una prevenzione su alcune malattie compreso il contrasto dell’invecchiamento cutaneo, compreso l’insorgere di eventuali allergie e intolleranze.
La dieta Fast prevede un’alimentazione per cinque giorni consecutivi disposta a 500 calorie giornaliere per le donne e 600 calorie giornaliere per gli uomini, favorendo una disattivazione de meccanismi interni all’organismo in rapporto all’accumulo di grassi, bruciando le riserve energetiche in eccesso. Le cinque giornate consecutive consentono l’assunzione di sola frutta e verdura, in alternativa di alimenti magri ipocalorici in grado di non superare le calorie giornaliere sopra citate.
Il digiuno può avvenire all’interno dell’arco di 1 solo giorno a settimana, al fine di non compromettere la salute dell’organismo. La dieta Fast è stata sottoposta a diversi controlli medici, sotto il risultato di un indice di massa corporeo sceso nei soggetti che hanno preso parte alla sperimentazione.
Menu da 500 calorie. Prima colazione: 110 g di formaggio magro, 1 pera, 1 fico fresco.
Cena: Sashimi: 3/5 pezzi di sashimi di salmone, Wasabi, Zenzero sottaceto, 1 mandarancio.
Menù da 600 calorie. Prima colazione: 100 g di yogurt di latte scremato, 30 g di fiocchi di riso, 110 g di mirtilli freschi.
Cena: Pollo saltato in padella con verdure cotte al vapore.
All’interno del regime ipocalorico Fast si dovranno integrare 1,5-2 litri di acqua al giorno, controllando l’alimentazione nei giorni successivi al digiuno intermittente.