Come si fa la preparazione per la colonscopia

La colonscopia è un esame temuto, ma di importanza fondamentale per la prevenzione e la diagnosi di lesioni, ulcere, occlusioni e masse tumorali presenti sulle pareti del colon.

Grazie ai consigli degli specialisti dell’Endoscopia Digestiva dell’Ospedale San Giuseppe, saprete perfettamente cosa aspettarvi così, speriamo, non avrete più paura.

Inoltre vi illustreremo il Colon Wash, una diversa tipologia di pulizia del colon, da effettuare prima della colonscopia, che sostituisce l’assunzione del “beverone” la sera precedente all’esame.

Semplici regole sull’alimentazione
Nei giorni precedenti l’esame, è bene seguire con estrema cura alcune semplici regole per non rischiare di dover annullare la colonscopia o rifarla:

  1. Iniziate la dieta 3 giorni solari prima dell’esame.
  2. Nei primi 2 giorni seguite una dieta priva di scorie, cioè senza pasta, riso, pane integrale, verdura, frutta, patate con buccia, legumi, alimenti integrali, frutta secca, confetture, marmellate, olive e sottaceti, succhi di frutta e di verdure (sono concesse spremute filtrate di agrumi o gelatine di frutta).
  3. Evitate in particolare l’assunzione di frutta e verdura con semini (come uva, kiwi, fichi, fragole, melanzane, pomodori e così via). La persistenza di semi nel lume del colon può determinare l’otturazione dei canali di aspirazione del colonscopio con conseguente allungamento dei tempi della colonscopia. Evitare bevande che contengano coloranti rosso o viola.
  4. Potrete mangiare: carne, salumi, pesce, pollame, uova, latticini, patate sbucciate, pane bianco.
  5. Il terzo giorno (quello che precede l’esame), assumete a pranzo esclusivamente liquidi (come ad esempio tè, latte, caffè, liquidi zuccherati, brodo…).
  6. Nel primo pomeriggio del giorno precedente l’esame, seguendo le direttive date al momento della prenotazione, assumete i lassativi prescritti.
  7. In base all’orario della colonscopia, sempre il giorno precedente l’esame, assumete la soluzione per la pulizia del colon, anche questa indicata al momento della prenotazione. Questo processo va ripetuto due volte nell’arco di 3 ore.
  8. Non ingerite alcun tipo di cibo solido ne’ prima (3-4 ore) ne’ durante l’assunzione della soluzione, ne’ nell’intervallo fra la fine dell’assunzione della soluzione e l’esame endoscopico.
  9. Il giorno dell’esame assumete solo liquidi fino a 3 ore prima della colonscopia.

La soluzione per la pulizia del colon: un ostacolo per alcuni. Ecco i trucchi per superarlo!
L’assunzione dei 2 litri di soluzione per la pulizia del colon può essere un ostacolo. Anche in questo caso, , però, ci sono alcuni piccoli trucchi e consigli per migliorarne l’assunzione:

  • Raffreddate la soluzione in frigorifero per renderla più accettabile e, per cambiare il gusto e renderla più facile da assumere, aggiungete tè o altre bevande senza fibre.
  • In caso di nausea distanziate le bevute. Invece di 1 litro all’ora potete passare a 1 litro ogni 2 ore.
  • Se non si riuscite a bere tutto, non riducete da soli la quantità di liquido da bere, ma contattate il vostro Medico di famiglia o il servizio di endoscopia dove si dovrà eseguire l’esame: andare all’appuntamento senza aver osservato le indicazioni del Centro può comportare la non esecuzione dell’esame o una colonscopia incompleta (che dovrà poi essere ripetuta).

Il Colon Wash, una soluzione semplice e indolore per sostituire il “beverone”
In cosa consiste? E’ una pratica semplice, indolore, priva di effetti collaterali e si avvale solo di due elementi fondamentali, l’acqua e l’esperienza del terapista. Il paziente è comodamente disteso sul lettino dapprima sul fianco sinistro e dopo l’inserimento della cannula rettale si può girare se preferisce in posizione supina.

La cannula ha due vie una, per l’ingresso dell’acqua a pressione controllata e microfiltrata e l’altra per l’espulsione del materiale fecale.

Dura circa 45 minuti, viene eseguita appena prima della colonscopia con livelli di pulizia uguali a quelli ottenuti con la preparazione classica. Non serve il digiuno, non si assumono grandi volumi di liquidi in un tempo ristretto e magari con un sapore sgradevole, non è necessario rimanere nei paraggi di una toilette il pomeriggio precedente e non ci sono effetti indesiderati come nausea, senso di ripienezza epigastrica, gonfiore addominale, a volte crampi.

Prima di eseguire il colon wash il paziente viene sottoposto ad un colloquio medico, per accertare le controindicazioni e le indicazioni alla successiva colonscopia.

Che cos’è la colonscopia

La colonscopia è un esame endoscopico con cui è possibile osservare la superficie interna del colon e del retto e di conseguenza si utilizza per la diagnosi di malattie infiammatorie croniche, diverticoli, polipi e tumori maligni. La colonscopia è importante anche per la prevenzione secondaria del tumore del colon-retto, il secondo tumore più frequentemente diagnosticato nella popolazione italiana. Solitamente si effettua se il paziente risulta positivo all'esame del sangue occulto fecale, che rientra nei programmi di screening regionali per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto, indirizzati alla popolazione fra i 50 e i 69 anni.

Forma, decorso, calibro e colore delle viscere vengono analizzati grazie al colonscopio, uno strumento composto da un tubo flessibile collegato a una fonte di luce e munito di microcamera (sonda endoscopica), che viene introdotto nel canale anale. A seconda della porzione di intestino che si esamina, si parla di: 

  • rettosigmoidoscopia, se vengono visualizzati solo gli ultimi 50-60 cm circa del tratto digestivo, costituiti dal retto e dalla parte finale del colon chiamata sigma; in alcune regioni italiane la rettosigmoidoscopia è utilizzata come test di screening per i tumori del colon-retto, poiché quasi due terzi di questi si sviluppano nel retto e nell'ultima parte del colon;
  • pancolonscopia o, più brevemente, colonscopia, se si fa risalire lo strumento fino a raggiungere l'ultimo tratto dell'intestino tenue, quando ciò è possibile. È bene ricordare, infatti, che in circa il 10 per cento dei casi l'esplorazione completa del colon può non riuscire per conformazione individuale o per precedenti interventi chirurgici all'addome.

Durante la colonscopia è possibile, inserendo nel tubo flessibile gli strumenti necessari, effettuare biopsie e asportare polipi. Questi ultimi sono protuberanze che si formano sulla superficie del colon e che nel tempo possono trasformarsi in un tumore maligno: asportarli quando sono di natura benigna o precancerosa protegge dallo sviluppo del tumore del colon-retto.

Che cos'è la colonscopia virtuale

A differenza della colonscopia “classica”, quella virtuale non è invasiva e quindi non richiede l’introduzione di una sonda endoscopica. Consiste in una TC (tomografia computerizzata) a bassa dose di radiazioni che permette di ottenere immagini tridimensionali dell’intestino, ma pur essendo un esame accurato, non è affidabile nel rilevare polipi di dimensioni inferiori ai 5 millimetri e neppure nell’individuare lesioni piatte. Ovviamente non permette di asportare immediatamente i polipi e nemmeno di effettuare prelievi utili a una biopsia, operazioni possibili solo con la normale colonscopia.

Che cos'è l’enteroscopia con videocapsula

L’enteroscopia con videocapsula (VCE) non è un’alternativa alla colonscopia, né alla gastroscopia. Permette di visualizzare l’intestino tenue ed è utile in particolare nella diagnosi della malattia di Crohn, dei tumori dell’intestino tenue o di anomalie vascolari che possono essere causa di anemia. Per effettuare l'esame, una videocapsula monouso dotata di una microtelecamera, della dimensione di una compressa, viene fatta ingoiare al paziente in modo che, mentre transita attraverso l’apparato digerente, trasmetta le immagini raccolte.

Come si esegue la colonscopia

La colonscopia è una procedura endoscopica invasiva che la maggior parte delle persone teme perché può essere dolorosa e mettere a disagio. Per questo in genere si ricorre a una sedazione leggera (sedazione cosciente) con farmaci ipnotici e antidolorifici, somministrati per via endovenosa, per favorire il rilassamento e ridurre fastidio e dolore. Solo in casi particolari si ricorre a una sedazione profonda che addormenta completamente il paziente.

Durante l’esecuzione dell’esame, il paziente è sdraiato sul fianco sinistro, con le cosce flesse sul bacino e le ginocchia piegate, in posizione fetale . Per garantire una migliore visualizzazione della mucosa, viene insufflata anidride carbonica attraverso il colonscopio, in modo da distendere le pareti intestinali. Il medico esamina le immagini trasmesse dalla microcamera e, se vede una lesione sospetta che potrebbe per esempio essere sintomo di una malattia infiammatoria o tumorale, con apposite pinze introdotte attraverso il colonscopio può prelevare alcuni frammenti di tessuto (biopsia) da sottoporre a esame istologico. Durante l'indagine si possono anche asportare direttamente eventuali polipi (polipectomia).

Chi può fare l’esame

In linea di massima la colonscopia la possono fare tutti. È consigliata a partire dai 50 anni perché offre la possibilità di individuare un tumore fin dalle fasi più precoci, ben prima che dia segno della propria presenza, nonché di trovare ed eliminare i polipi.

I casi in cui l'esame è controindicato sono pochi e di solito legati a un malessere improvviso e grave che faccia sospettare condizioni quali una dilatazione del colon su base infiammatoria (chiamata megacolon tossico), oppure una diverticolite acuta o una perforazione intestinale. La colonscopia è sconsigliata nelle prime settimane successive a un intervento chirurgico all'addome o nel periodo immediatamente successivo a un infarto, perché c’è il rischio che la procedura inneschi delle aritmie.

I pazienti in terapia anticoagulante o antiaggregante devono rivolgersi al medico curante o al servizio di endoscopia almeno sette giorni prima per definire l’eventuale sospensione della terapia.

Non vanno interrotte di propria iniziativa le cure per abbassare la pressione o per altre malattie croniche: i farmaci presi abitualmente tutti i giorni devono essere assunti anche la mattina dell'esame, a meno di indicazioni contrarie da parte del medico.

È necessario sospendere qualche giorno prima dell’esame l'eventuale assunzione di integratori e medicinali contenenti ferro (perché colorano la mucosa) e di carbone vegetale, che talvolta si usa per assorbire l'aria nell'intestino.

I pazienti portatori di pace-maker devono informare della circostanza il personale al momento della prenotazione.

In previsione di possibili biopsie o asportazione di polipi, possono essere richiesti i referti di recenti esami dell’emocromo e del profilo coagulativo.

Quanto dura

La durata dell'esame dipende dalla lunghezza dell’intestino esplorato e dall'eventuale necessità di fare biopsie e asportare polipi. Una semplice rettosigmoidoscopia può durare da 5 a 15 minuti, nel caso ci siano polipi da togliere; per effettuare una pancolonscopia ci vuole un po' più di tempo, da 30 fino a 45 minuti.

Occorre qualche tipo di preparazione particolare all'esame?

Sì, la preparazione alla colonscopia è fondamentale per la qualità dell'esame. È anche uno degli aspetti più fastidiosi dell'indagine perché richiede l’assunzione di un lassativo in modo da pulire completamente l'intestino.

Al momento della prenotazione, ogni centro consegnerà un foglio con precise istruzioni al riguardo. È bene leggerle già al momento della prenotazione, annotando sul calendario la data in cui cominciare la preparazione all’esame, e seguirle scrupolosamente per non dover ripetere la procedura una seconda volta, nel caso la parete dell'intestino non sia sufficientemente libera per essere ben esaminata.

Per quanto riguarda l’alimentazione, generalmente le restrizioni riguardano i due-tre giorni prima dell'esame, nei quali ci si deve astenere da tutti gli alimenti ricchi di scorie, come frutta, verdura, pasta e cereali integrali, mentre è possibile mangiare uova, carne, pesce, brodo, spremute, succhi di frutta, passate, omogeneizzati e, in piccole quantità, pasta e pane di farina raffinata.

Dal giorno o dalla sera prima dell'esame occorre attenersi, di solito, a una dieta totalmente liquida: si potranno quindi assumere solo brodo di dado (non vegetale), acqua, camomilla, tisane, succhi di frutta senza polpa, bevande analcoliche, caffè o tè senza latte, eventualmente con zucchero o miele. Modalità e orari relativi all’assunzione del lassativo possono cambiare se l'appuntamento è al mattino o al pomeriggio.

Le donne in gravidanza o che allattano, le persone allergiche, diabetiche o con grave insufficienza renale, cardiaca o respiratoria, devono segnalarlo all'atto della prenotazione, così che venga loro prescritto un lassativo idoneo.

È meglio che mi faccia accompagnare da qualcuno o posso venire da solo? Potrò guidare la macchina per tornare a casa?

Sì, il paziente deve farsi accompagnare in clinica e non guidare la macchina per tornare a casa, considerando che l’azione sedativa dei farmaci somministrati prima della colonscopia potrebbe rallentare i riflessi.

La colonscopia è dolorosa?

Grazie alla sedazione cosciente si possono ridurre fastidio e dolore fino ad azzerarli.

L'esame comporta rischi immediati?

La colonscopia di per sé è un esame considerato sicuro, ma non è mai possibile escludere del tutto qualche rara complicazione, in particolare la perforazione dell'intestino e la comparsa di emorragie quando si asportano grossi polipi.

La perforazione, cioè l'apertura accidentale di un foro nella parete intestinale, è comunque nella maggior parte dei casi trattabile con l’applicazione di clip metalliche, tuttavia si può rendere necessario un immediato intervento chirurgico di riparazione e la somministrazione di una forte cura antibiotica. Eventuali perdite di sangue dovute alla rimozione dei polipi vengono invece cauterizzate immediatamente attraverso lo strumento, in modo indolore.

I sedativi possono talvolta provocare, oltre alla sonnolenza, secchezza della bocca e annebbiamento della vista. Raramente, per lo più in soggetti predisposti, si sono verificate aritmie cardiache o reazioni gravi, tali da richiedere un intervento medico: per evitarle è importante comunicare al personale sanitario eventuali allergie o intolleranze.

L'esame comporta rischi a lungo termine?

No, ma nelle ore successive alla sua conclusione si potranno avvertire crampi e senso di gonfiore provocati dal gas insufflato nel colon per distendere le pareti.

Se però, nelle ore o nei due-tre giorni successivi all'indagine, dovesse comparire un dolore addominale accompagnato da febbre inspiegabile, vomito o perdite di sangue ripetute, eventualmente con vertigini e debolezza, è meglio rivolgersi al pronto soccorso.

Dopo l'asportazione di un polipo è normale che si verifichino, per diversi giorni, piccole perdite di sangue attraverso il retto. Se invece la quantità di sangue dovesse aumentare, è bene contattare il medico curante per verificare la possibilità di una perforazione dell'intestino.

Alla fine posso andare subito a casa o devo restare in osservazione? Per quanto?

Di solito, in seguito alla sedazione, si viene invitati a restare in clinica per una trentina di minuti, in attesa di recuperare la piena lucidità. Se si ha sete, in questa fase si può bere un po' d'acqua.

Posso riprendere subito la mia vita normale o devo avere particolari accortezze?

Una volta riaccompagnati a casa, è bene restare a riposo tutto il giorno. Per 24 ore non si può guidare né praticare altre attività che richiedano attenzione e riflessi pronti, né maneggiare attrezzi pericolosi, né assumere bevande alcoliche. Già nel giorno in cui si è stati sottoposti all'esame si può riprendere a mangiare normalmente, cominciando da cibi leggeri. Si può poi tornare alle proprie abitudini alimentari consuete, così come all'assunzione dei farmaci che erano stati eventualmente sospesi, secondo i tempi indicati dal medico.

Le informazioni di questa pagina non sostituiscono il parere del medico.

  • Michela Vuga

Qual è la migliore preparazione per la colonscopia?

3 GIORNI PRIMA DELL'ESAME. Dieta libera, ma evitare frutta , verdura e cereali. ... .
2 GIORNI PRIMA DELL'ESAME Dieta libera, ma evitare frutta, verdura e cereali. Bere almeno 1 litro e mezzo – 2 litri di acqua o altri liquidi..
1 GIORNO PRIMA DELL'ESAME. Pranzo: brodo o pastina..

Come capire se l'intestino è pulito per fare la colonscopia?

Quando la preparazione dei lassativi può considerarsi efficace. La preparazione alla colonscopia tramite i farmaci lassativi viene solitamente ritenuta efficace e adeguata quando la defecazione riguarderà un liquido di colorazione giallastra e, soprattutto, privo di materiale fecale (feci e residui di feci).

Come pulire il colon per la colonscopia?

il giorno prima dell'esame dieta priva di scorie vegetali (non mangiare frutta, verdura, cereali non raffinati come pane integrale, pasta integrale, crusca); nei 3 giorni precedenti l'esame assumere contemporaneamente Macrogol 1 bustina + Pursennid 2cp la sera, prima di coricarsi.

Quante scariche per preparazione colonscopia?

L'assunzione richiede in totale 2-3 ore e viene effettuata nel tardo pomeriggio del giorno precedente l'esame (dalle ore 17.00-18.00 circa in poi). Si consiglia di bere ogni 15-20 minuti 250 ml di soluzione, sino ad assumere i 2 litri di Moviprep totali.

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