L�arte di preservare la bellezza dei tappeti
Spesso chi possiede un tappeto, sia per motivi affettivi che economici,
tiene alla sua cura e vorrebbe preservarlo il più possibile.
La fortuna di questi elementi d’arredo è che non sono facilmente deperibili, anzi, se correttamente conservati, possono durare anni. Al contempo, però, una manutenzione non adeguata spesso causa danni che, alla lunga, portano a dovere intervenire.
Per saperne di più su questo
tema abbiamo chiesto la consulenza di un esperto come Gino Piricò che, nella sua pluriennale esperienza alle Officine del Tappeto, si è trovato
spesso a dover consigliare i clienti su quali accorgimenti adottare per evitare l’usura
precoce di questi preziosi beni.
“Di fronte ad un incidente domestico come ad esempio il rovesciamento di olio sul
tappeto, spesso le persone credono di risolvere passando unpanno umido sulla macchia e applicando lo sgrassatore. Sono cose assolutamente
da non fare: l’acqua, essendo un diluente, contribuisce a far ingrandire la macchia; inoltre lo sgrassatore, essendo acido proprio come l’olio, non fa altro che peggiorare la situazione.
La prima cosa da fare di fronte ad un incidente di questo tipo è invece tamponare la macchia all’asciutto e cospargerla subito di polvere di bicarbonato.
Il bicarbonato, oltre ad essere una sostanza basica che interagisce con quelle acide, ha una forte capacità di assorbimento.
Dunque si
lascia decantare la polvere per tre - quattro ore e, nel caso, può anche essere d’aiuto effettuare un lavaggio”. Un altro ricorrente problema con la pulizia dei tappeti la può riscontrare chi possiede animali domestici.
“Anche sull’urina degli animali si interviene con il bicarbonato e mai, ad esempio, con l’ammoniaca, che essendo ugualmente acida non fa altro che rincarare la dose di aggressività”.
Un alleato fondamentale in caso di simili incidenti domestici è senza dubbio il
tempismo: “il tappeto deve essere lavato subito”, dice Piricò, “non si possono aspettare settimane o mesi, perché quanto più la macchia permane sul tappeto, tanto più sarà difficile toglierla”.
Sconsigliati poi i lavaggi fai da te, che possono arrecare danni irreversibili, ad esempio ai colori.
Infine, nel momento in cui si valuta un trattamento di pulizia maggiormente aggressivo, si deve sempre ponderare la scelta nel rispetto della struttura del manufatto: come afferma Piricò, “se,
per eliminare una macchia, devo rovinare il tappeto, preferisco che la macchia rimanga”.
Per la cura quotidiana
Cosa possiamo fare, nel quotidiano, per preservare la bellezza dei nostri tappeti? “Innanzitutto”, consiglia Gino Piricò, “non scuoterli. Spesso le persone lo fanno in maniera vigorosa se non violenta; questo, alla lunga, crea quei danni di cui noi ci occupiamo”. E’ bene usare l’aspirapolvere, “ma con l’accorgimento di seguire la direzione del vello del tappeto,
per evitare di spezzare i nodi”.
Particolare attenzione, infine, va riservata a frange e bordi, in quanto gli elementi più delicati del tappeto.
La soluzione ideale per conservarli
Quando decidiamo di non esporre più il nostro tappeto, come lo conserviamo? Un usanza ricorrente è quella di avvolgerli in fogli di giornale. Piricò ci racconta come quest’abitudine derivi dal fatto che “prima l’inchiostro era a base di petrolio, un elemento che teneva lontano le tarme. Oggi non è
più così, ed è per questo che è diventata un’operazione inutile. Il metodo migliore e più pratico per conservare i tappeti è arrotolarli, cospargerli con un buon prodotto antitarme e coprirli con un lenzuolo in cotone, in modo da far traspirare la lana.
Come conservare i tappeti
Tratti dal libro "Il tappeto persiano: cultura e societ� orientale a casa" di Hossein - Fayaz Torshizi, 1981. Pesaro, Italia.
Pulitura e manutenzione del tappeto
Una buona manutenzione del tappeto oltre a renderlo pi� bello, prolunga la sua vita. Il modo migliore per pulirlo � la scopa di saggina, con fibre lunghe almeno 20 cm. Oppure una spazzola in fibre naturali, con setole morbide e lunghe almeno 2,5 cm..
Sono consigliate le spazzole usate per strigliare i cavalli, mentre sono da evitare l'aspirapolvere e battitappeto elettrico, in particolare modo, quelli rotanti. L'aspirapolvere allenta i nodi del
tappeto, che, con l'andare del tempo, potrebbero uscire dall'ordito. Quelli pi� leggeri possono essere usati, per� con molta attenzione.
Sono consigliati invece, i battitappeti manuali di bamb� o di plastica, da usare, per� solo sul retro del tappeto.
Pulitura a mano
La pulitura a mano, fatta in casa � certamente la pi�
economica e la pi� facile, ma potrebbe essere pericolosa per i pezzi antichi o di seta. Per una corretta pulitura a mano, bisogna prima di tutto mettere il tappeto al rovescio su un tavolo e controllare se esistono zone danneggiate con tagli e rotture. Se esistono, � bene cucire provvisoriamente questi falli, in modo che il lavaggio non causi maggiori danni.
Subito dopo si batte il tappeto, sempre al rovescio per fare uscire tutta la polvere. Poi si puliscono le eventuali macchie
esistenti.
Prima di quest'operazione tuttavia, � opportuno fare una prova: fare controllare se i colori sono fissi; questa si effettua strofinando uno straccio bianco di cotone inumidito sulle tinte pi� delicate quali il blu, il rosso vivo, l'arancione etc� Se il panno risulta colorato � necessario portare il tappeto a ditte specializzate per il lavaggio.
Gli attrezzi occorrenti per la pulizia a mano sono: un secchiello, una spazzola in fibre naturali, un po' d'aceto bianco e uno shampoo
neutro delicato. Nel secchiello bisogna mettere mezza tazza di shampoo con quattro tazze e mezzo d'acqua tiepida ed un cucchiaino d'aceto bianco naturale (l'aceto serve per fissare i colori).
Per eseguire un lavaggio rapido basta mettere solo un quarto d'aceto e tre quarti d'acqua, senza shampoo.
Quando s'inizia la pulitura vera e propria il tappeto va steso su una superficie piana e dura (un tavolo o una terrazza) con il pelo rivolto verso l'alto, al
diritto. A questo punto si procede immergendo la spazzola nella soluzione, senza inzupparla eccessivamente, ed iniziare a strofinare il tappeto in modo omogeneo, prima nel verso del pelo, poi contro pelo ed infine ancora nel verso del pelo.
Per asciugare si pu� mettere al rovescio al sole, ma se i raggi sono troppo potenti, � pi� opportuno metterlo all'ombra. Se nell'asciugarsi si nota che lo shampoo ha lasciato dei residui di polvere bianca, per toglierli � sufficiente strofinare il
tappeto con la scopa di saggina nel verso del pelo.
Cose da non fare
Non bisogna mai, per nessuna ragione, mettere il tappeto in lavatrice; quest'operazione potrebbe causare danni irreparabili.
Non bisogna mai far lavare un tappeto a secco, perch� potrebbero
svilupparsi pericolosi fenomeni chimici dall'unione dei solventi usati per lavare e la sporcizia che c'� all'interno.
Mai immergere il tappeto in acqua. Quest'operazione si fa in Iran, ma solo con i tappeti appena terminati; oppure si fa da ditte specializzate, ma con prodotti e dosi specifiche (si usa il coloro per il fissaggio delle tinte in percentuali bassi).
Estremamente deleteri sono gli aspirapolvere a spazzole rotanti, che, con la loro energica azione, a lungo andare, possono
sciogliere i nodi.
Usura
Per evitare che i tappeti subiscano un'usura pericolosa, a causa del passaggio continuo di persone o a causa dei mobili troppo pesanti, si deve girare il tappeto ogni tanto, in modo che non si consumino le stesse parti.
Inoltre, � opportuno cambiare posizione dei mobili ogni due tre mesi. Sotto di
questi, poi, sarebbe necessario mettere dei dischi di feltro autoadesivi, oppure, nelle dimensioni pi� grandi, spessori di cartone o di legno.
Tarme
Per evitare che questi parassiti causino dei danni, bisogna pulire i tappeti regolarmente, con la scopa di saggina e pulirli in modo approfondito ogni sei mesi, lasciandoli esposti
all'aria aperta almeno ogni quindici giorni. Bisogna non lasciarli per lungo tempo sotto mobili pesanti, perch� le tarme si riproducono pi� facilmente in luoghi chiusi e soprattutto umidi e caldi.
Durante l'estate se ci si assenta a lungo da casa, � meglio prima di partire pulire i tappeti, per poi piegare od arrotolare assieme con bustine forate di naftalina o di canfora. Tutto va coperto con tessuti puliti o con la carta di giornale. Mai con fogli di cellofan o di
plastica.
Umidit�
L'umidit�, oltre a favorire il prodursi di tarme, fa marcire velocemente il tappeto poich� questa � assorbita dalla lana e/o dalla seta. Per questa ragione, non si devono mai appoggiare sui tappeti vasi di fiori, come non si deve fissare il tappeto al suolo con la colla.
Altri pericoli
Il troppo calore, prodotto dai termosifoni e dai caminetti potrebbe essiccare gli oli naturali contenuti nella lana, rendendola friabile ed opaca.
Gli animali domestici potrebbero macchiare il tappeto con urina o magari giocare su di loro con le unghie. Le
macchie d'urina vanno immediatamente, prima tamponati ed assorbiti con un panno bianco di cotone o la carta assorbente, poi, ancora tamponati ripetutamente con un panno umido. Infine pulite con la soluzione indicata nel settore di pulitura a mano. Perch� gli acidi urici potrebbero danneggiare seriamente il tappeto.
I raggi diretti del sole, infine, sono estremamente dannosi perch� sbiadiscono i colori. Poich� anche i tappeti devono essere esposti alla
luce, per evitare il prodursi di tarme, � doveroso perci� esporli al rovescio, in modo da evitare danni.
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