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False mestruazioni
In gravidanza può accadere di avere perdite simili a quelle mestruali: cosa sono, come riconoscerle quando c’è da preoccuparsi?
In gravidanza può accadere di avere perdite simili a quelle mestruali: cosa sono, come riconoscerle quando c’è da preoccuparsi?
Quando si parla di false mestruazioni, ci si riferisce a perdite ematiche vaginali che non fanno parte del fisiologico ciclo mestruale di una donna.
Molti fattori possono causare le false mestruazioni. Infatti, questo non è assolutamente un fenomeno raro e molte donne possono sperimentarne la presenza durante le prime settimane di gestazione. Le false mestruazioni possono essere scambiate per mestruazioni
dolorose perché spesso sono accompagnate da crampi e altri fenomeni legati all’arrivo del ciclo mestruale, come l’aumento della temperatura basale, oppure, per le donne che hanno un ciclo irregolare, come un normale spotting mestruale.
Tipologie di false mestruazioni
Nella donna in
gravidanza, la produzione di due ormoni, beta hCG e progesterone, impediscono fisiologicamente la comparsa delle mestruazioni, ma spesso può verificarsi la comparsa di perdite ematiche vaginali in corrispondenza dei giorni in cui si attendeva il normale ciclo mestruale.
Le false mestruazioni in gravidanza sono di scarsa entità,
raramente abbondanti, hanno un andamento irregolare e possono essere generate da:
- spotting da impianto
- minaccia d’aborto
- maggiore fragilità dei tessuti (dovuta all’azione di alcuni ormoni come il progesterone e al maggior afflusso di sangue)
- squilibri ormonali.
La principale causa delle false mestruazioni è l’impianto, cioè l’annidamento dell’ovulo fecondato all’interno dell’utero.
L’ovulo fecondato penetra nell’endometrio – il tessuto uterino interno, lo stesso che si sfalda durante il ciclo mestruale – causando la rottura di piccoli vasi sanguigni.
Le conseguenti perdite ematiche possono verificarsi fino a una decina di giorni dopo, hanno un colore rosso scuro tendente al marrone se l’annidamento è avvenuto da qualche giorno, mentre assumono un colore rosato se l’impianto è recente, e se la loro intensità è scarsa. Per distinguerle dallo spotting premestruale, occorre
valutarne la durata: le perdite da impianto tendono a sparire in breve tempo, generalmente un paio di giorni, mentre lo spotting che anticipa il ciclo è di intensità crescente e può durare diversi giorni.
Le false mestruazioni abbondanti possono verificarsi nei casi di minaccia d’aborto, condizione che si configura quando una porzione di trofoblasto, la struttura che maturerà in placenta, si distacca dai tessuti uterini. Questa condizione può verificarsi con abbondante
perdita ematica di colore rosso vivo frammista a grumi. Sin dall’inizio della gravidanza, la produzione di ormoni come le beta hCG e il progesterone è massiva. Questi ormoni per loro natura tendono a preparare sin da subito i tessuti ad accogliere il feto; garantiscono un aumento del flusso sanguigno negli organi della pelvi, come l’utero, il collo dell’utero e la vagina. Proprio questo aumento di afflusso di sangue, detto imbimbizione, rende i tessuti più fragili, e spesso può
accadere che alcuni vasi sanguigni si rompano generando piccole perdite ematiche.
Infine, gli squilibri ormonali possono essere dovuti a una sorta di impreparazione del corpo della donna a gestire il rapido aumento degli ormoni della gravidanza come gli estrogeni e il progesterone, innescando un falso meccanismo da ciclo che può causare false mestruazioni.
Quali sono i sintomi delle false mestruazioni
Le false mestruazioni presentano sintomi paragonabili a quelli di un vero ciclo mestruale:
- aumento della temperatura basale
- sbalzi d’umore
- crampi addominali
- tensione mammaria
- sensibilità emotiva
- dolori muscolari.
Purtroppo, i sintomi non sono caratteristici e da soli non bastano per fare una distinzione capace di orientare verso una problematica specifica. In caso di dubbi, è bene eseguire un test di gravidanza e richiedere un consulto ginecologico.
False mestruazioni: rimedi e trattamenti
Un consulto ginecologico può facilmente fare chiarezza sulla natura delle perdite ematiche e soprattutto stabilirne l’origine mediante un esame ecografico. I trattamenti dipenderanno dal trimestre in cui ci si trova. I trattamenti possono andare dal riposo, all’astensione da attività lavorative, all’assunzione di farmaci ormonali come il progesterone.
Ultimo aggiornamento:03-05-2021