Ciclo mestruale abbondante con coaguli di sangue cause

Nel momento in cui cominciano a presentarsi dei coaguli di sangue, la prima domanda che salta in mente ad una donna è “ma sono in premenopausa?”. Un dubbio certamente lecito, anche per coloro che hanno un ciclo mestruale regolare.

La premessa è quella di ascoltare il proprio ginecologo di fiducia, ma i coaguli potrebbero far parte dei sintomi di una premenopausa. Ciò che invece potrebbe impensierire, sono delle eventuali perdite di sangue in maniera fin troppo eccessiva. In quel caso si dovrà assumere un farmaco emostatico.

Una raccomandazione importante, riguarda l’eventuale accertamento di perdite continue. Qualora si verificassero per almeno due mesi consecutivi, occorrerà procedere con una terapia allo scopo di equilibrare gli estrogeni, e l’aumento del progesterone naturale.

Tutti i sintomi della premenopausa

Prima di elencare tutti i potenziali sintomi della premenopausa, è bene specificare che il termine della fertilità, potrebbe racchiudere un periodo di tempo decisamente lungo. Nonostante non vi siano delle tempistiche standard, il periodo prima della menopausa effettiva potrebbe essere un po’ di anni prima.

A volte la premenopausa viene confusa con la perimenopausa, che oltre ad avere tempistiche più brevi, si presenta con un ciclo mestruale irregolare. Infatti, è il periodo antecedente alla menopausa (dove per 12 mesi non ci sarà più ciclo).

Fatte le dovute premesse sia sulle mestruazioni con i coaguli di sangue che con la differenza della perimenopausa, ecco quelli che potrebbero rappresentare i segnali di allarme prima che arrivi la menopausa, dove ovviamente ogni donna perderà la sua fertilità.

  1. Ciclo mestruale irregolare;
  2. Dolori e forte stanchezza;
  3. Cefalee e sempre più dimenticanze;
  4. Cambi di umore frequenti;
  5. Forti vampate di calore;
  6. Disturbi durante il sonno;
  7. Stress e ansia;
  8. Diminuzione del desiderio sessuale;
  9. Cambio di capelli e pelle;
  10. Aumento del peso a causa del metabolismo maggiormente lento.

Ogni transizione dalla premenopausa alla menopausa effettiva, varia da donna a donna. Questi però, sono i sintomi più frequenti che si verificano durante questo periodo, che ricordiamo si potrebbe tradurre anche in anni.

Questi segnali non si accumulano certamente tutti insieme, qualcuno di essi potrà essere sporadico e in certi momenti potrebbero presentarsi anche in contemporanea.

Nel caso in cui uno di tali segnali d’allarme dovessero presentarsi in forma pesante, è importante consultare il proprio ginecologo di fiducia, affinché potessero accertarsi della reale condizione fisica.

I coaguli mestruali sono un fenomeno in cui ognuna di noi può incappare. Ci si può spaventare sulle prime, ma in realtà molto spesso si tratta di grumi innocui, mentre a volte possono essere il sintomo di qualcosa che non va come dovrebbe.

In generale, è sempre bene parlare con il ginecologo di qualunque fenomeno abbia a che fare con il nostro apparato genitale. Non abbiate paura di disturbarlo e non vi sentite imbarazzate: lui ha studiato per questo, è il suo lavoro e saprà darvi le risposte giuste.

Quello che vi diremo ha quindi un mero valore informativo e indicativo: ogni caso è a sé. Come spiega Mestruazioni.it, i coaguli mestruali che risultano innocui si verificano per lo più nelle donne con un flusso abbondante o in generale nei giorni di tanto flusso – tanto che può capitare anche che successivamente, le mestruazioni si interrompano o continuino solo con piccolissime perdite. Il fenomeno dei grumi è infatti legato proprio al flusso abbondante.

Il sangue mestruale è sangue che ha nutrito la mucosa del nostro utero durante tutto il resto del ciclo mestruale – preparando la mucosa stessa al concepimento e alla gravidanza. Quando l’ovulo non incontra lo spermatozoo, significa che non siamo incinte e quindi arrivano le mestruazioni. Normalmente però, il sangue dell’organismo umano tende a coagularsi. Per essere espulso, il nostro apparato genitale produce quindi un anticoagulante. In caso di flusso abbondante, l’anticoagulante non basta: da qui i grumi.

Quando però i coaguli mestruali non dipendono dal flusso abbondante, possono considerarsi sintomo di un problema o comunque di un fenomeno fuori dall’ordinario. Una delle cause possono essere degli squilibri ormonali – cioè un disequilibrio tra il livello di estrogeni e quello di progesterone. Se questi squilibri capitano durante i grandi cambiamenti della vita nell’apparato genitale – il primo anno di mestruazioni, alcuni mesi successivi al puerperio e naturalmente l’avvicinarsi della menopausa – non c’è da preoccuparsi. A titolo illustrativo, se invece avete, ad esempio, 30-35 anni e non avete partorito da poco, forse è bene consultare un ginecologo.

Un’altra ragione legata ai grumi possono essere le carenze di ferro. È grazie a questa sostanza che l’organismo può produrre l’anticoagulante naturale, per cui, per escludere o verificare quest’ipotesi, il ginecologo potrebbe chiedervi di eseguire degli esami del sangue e, nel caso, di assumere degli integratori e condurre una dieta ricca di ferro.

Nei casi più gravi, quello che ci può apparire come un coagulo mestruale è invece un aborto spontaneo. C’è una differenza: i grumi innocui sono dello stesso colore delle mestruazioni, quelli dell’aborto possono essere giallognoli e grigi. Se li notate, è bene recarvi al più vicino pronto soccorso: non spaventatevi oltremisura però, anche in quel caso potrebbe trattarsi di uno scompenso ormonale che sta provocando l’aborto, ma i medici sapranno aiutarvi con un ciclo di ormoni progestinici che vi aiuterà a portare a termine la gravidanza.

Inoltre, i grumi sono comuni in malattie e condizioni ginecologiche, come l’endometriosi, o la malattia infiammatoria pelvica. Solitamente però in questi casi i grumi sono associati ad altri sintomi che non possono passare inosservati, come mestruazioni particolarmente dolorose oppure un intenso dolore nella zona dell’addome o del bacino.

SaluteLab individua anche altre possibili cause per i grumi. Tra queste c’è la formazione di fibromi uterini – per cui il ginecologo potrebbe disporre ecografia e biopsia per escluderli o confermarli – l’assunzione di contraccettivi ormonali ma anche delle anomalie ereditarie come la malattia di Von Willebrand – che è caratterizzata appunto da menorragia, cioè eccessivo sanguinamento durante le mestruazioni. Naturalmente, risalendo alla causa, il medico potrà indicarvi un’eventuale terapia da seguire, oppure consigliarvi di smettere di assumere la pillola anticoncezionale, soprattutto nel caso in cui sia questa a generare il vostro scompenso ormonale.

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A cosa sono dovuti i coaguli di sangue nelle mestruazioni?

I coaguli di sangue nelle mestruazioni si verificano quando il flusso è più intenso (uno o due giorni). In questo caso, il corpo non è in grado di secernere una quantità sufficiente di anticoagulante naturale per fluidificare il periodo.

Quando preoccuparsi per un ciclo abbondante?

- si deve cambiare il tampone ogni due ore o meno; - si consumano più di 20 tamponi per ciclo; - il flusso dura più di 7 giorni; - ci sono coaguli.

Quando il ciclo abbondante cosa significa?

Si definisce ciclo abbondante la perdita mestruale che supera gli 80 ml di sangue per ciclo (un normale tampone interno completamente imbevuto contiene circa 5 ml di sangue), l'equivalente di circa 16-20 tamponi per ciclo, oppure se il ciclo mestruale dura più di 7 giorni e sono presenti coaguli.

Quando il ciclo diventa emorragia?

Mestruazioni emorragiche: definizione e cause Il termine scientifico che indica un'emorragia mestruale è menorragia, ovvero una perdita di sangue molto più abbondante del dovuto. In questo caso i giorni della mestruazione possono prolungarsi e i dolori possono essere più intensi del solito.

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