** UPGRADE: ESPANSIONE “Crimini a Los Angeles” (clicca qui per saltare alla recensione del gioco base!) ** Show Ci risiamo: Ignacy Trzewiczek e Mateusz Zaród hanno colpito ancora. Con il solito “partner in crime”, la Pendragon, hanno continuato il lavoro iniziato nel 2018 sfornando l’espansione dell’ultimo loro successo da tavolo: Detective – Crimini a L.A. Avendo già approfondito in modo esaustivo le regole e le meccaniche del gioco base, ci soffermeremo, evitando spoiler, su similitudini, differenze e nostre impressioni relative a questa espansione. La scatola dell’espansione, un tuffo tra i telefilm anni ’80! Materiali di Detective Crimini a L.A.L’espansione, nella sua scatola di cartone leggero, molto più piccola di quella del gioco base, riporta subito la nostra mente alle spiagge assolate e alle palme del famoso Magnum P.I. (se non lo conoscete, significa che siete molto giovani e che dovreste colmare la vostra lacuna tra una serie tv moderna e l’altra!). Anche i materiali sono tornati agli anni ‘80, al “back to basic”:
La plancia di gioco per segnare il passare delle ore! Base vs Espansione: cose in comune e novità in Detective.Squadra che vince non si cambia, e così sono tantissime le caratteristiche in comune di Detective – Crimini a L.A. con il gioco base, vediamole velocemente insieme:
Come potete facilmente intuire il plus di Detective – Crimini a L.A. sono quindi l’ambientazione ben resa e i 3 nuovi casi, sempre in qualche modo collegati tra di loro da un sottile (a volte meno) fill rouge, che si inseriscono in un motore di gioco già oliato e coinvolgente. Nonostante questo, gli autori sono riusciti a inserire interessanti novità e meccaniche che aggiungono trick al gameplay. Sono state aggiunte infatti in Detective – Crimini a L.A. 3 nuove azioni che, quando indicato sulle carte durante l’avanzamento dell’indagine, vi permettono di:
In un gioco che è tra i più ambientati, aperti e coinvolgenti tra quelli a tema investigativo, troviamo che quest’ultima trovata sia davvero geniale! Durante le nostre partite ci ha infatti permesso di decidere (o meno) di dover sorvegliare una “situazione” mentre noi ci occupavamo di altre piste. E qualche ora dopo, verificarne gli esiti. Attenzione però, è anche capitato di essere all’ultimo giorno di indagini e trovarci di fronte alla necessità di dover piantonare un edificio per verificare se un sospettato tornasse a fare visita alla vecchia mamma (tranquilli non è uno spoiler!) e non poterlo fare perché ci sarebbe servito tempo fino alla mattina seguente. E quel tempo, per le nostre indagini, non c’era! Vi assicuriamo però, che abbiamo adorato anche questo tipo di “fallimento”, visto che è del tutto realistico! Inutile nasconderlo, tra le righe avrete percepito sicuramente l’entusiasmo che ci lascia ogni nuovo caso di Detective e non possiamo che ribadire che questa nuova storia ha confermato e superato le attese e ci ha regalato ancora una volta ore di gioco, tensione e immedesimazione come pochi altri giochi da tavolo del suo genere. La sua forza, per nostra opinione, è data dall’avere un sistema di gioco che davvero si avvicina a quello dell’open world dei videogames, con possibilità reale di spaziare e far prendere alle indagini differenti sbocchi a seconda delle nostre scelte. Il tempo a disposizione limitato permette di interagire solo con circa la metà (o poco più) delle carte di un caso, obbligandovi a volte non solo a scelte drastiche, ma anche a cercare di ragionare in modo deduttivo per andare a colmare lacune e informazioni lasciate per strada. Proprio come un vero detective non potrete avere solo prove, ma dovrete anche fidarvi del vostro istinto. Probabilmente noi da questo punto di vista ci facciamo prendere un po’ la mano: le nostre partite durano sempre circa 4 o più ore per ogni caso, durante le quali analizziamo, ipotizziamo, ci confrontiamo sulle conseguenze di eventuali decisioni. Prendiamo ogni genere di appunto arrivando a creare vere e proprie mappe concettuali dei casi (guardate tra le foto della gallery cosa intendiamo – alcune riferite anche al gioco base -, ma non leggete troppo i dettagli se non volete spoilerarvi parte del divertimento)! Questo ci permette, fin dal gioco base, di avere la visione completa della storia anche nei capitoli seguenti ed è anche il modo nel quale vi consigliamo di vivere anche Detective – Crimini a L.A. Detto questo, crediamo di far aumentare il vostro hype senza spoilerare nulla, anticipandovi l’incipit del caso 1 dell’espansione: “Vi ho riunito qui perché ho un caso complicato tra le mani. Come forse saprete, due sere fa c’è stata una sparatoria al Bel Air Point Hotel. Il bersaglio era Robert Teller, uno dei candidati alla carica Governatore della California nelle prossime elezioni è stato mirato. La squadra di Adam Jenkins ci sta lavorando da ieri, ma…”. A questo punto, Bradley lancia un’occhiata verso la porta. Lo sguardo è quello di un uomo agitato. Molto agitato. “Beh, odio doverlo dire, ma la persona che ha tentato di uccidere Teller è, o meglio, era, Jennifer Wolf, la figlia di Tom Wolf, un mio vecchio amico dai tempi dell’esercito. Abbiamo servito insieme in Vietnam. Poi lui è entrato nelle forze speciali e presto ci siamo persi di vista. La ragazza è stata uccisa durante la sparatoria.”
detective crimini a LA – Pendragon – balenaludens
detective crimini a LA – Pendragon – balenaludens
detective crimini a LA – Pendragon – balenaludens
detective crimini a LA – Pendragon – balenaludens
detective crimini a LA – Pendragon – balenaludens
detective crimini a LA – Pendragon – balenaludens Buone indagini! Detective – il gioco baseTanto per farvi entrare nel clima, iniziamo la recensione di Detective sulla Scena del Crimine con una affermazione che apparentemente nulla ha a che vedere con il gioco stesso: il lento e progressivo miglioramento delle cose spesso è più importante del colpo di genio sporadico. Come in ogni giallo che si rispetti troverete alla fine della recensione la soluzione completa a questa affermazione. Per ora limitiamoci ad analizzare gli indizi più evidenti. Detective sulla Scena del Crimine è un gioco di un certo successo del quotatissimo editore polacco Portal Games. Già dal titolo è facile intuire che si tratta di un gioco che si inserisce in un filone “maturo”: vestire i panni dell’investigatore e tuffarsi nel mistero per risolvere crimini efferati è uno dei grandi classici del gioco “american“. Unboxing Aprendo la scatola, potete iniziare
subito a seguire la vostra prima pista: a quale gioco “assomiglia”? Spoiler di Assassinio sull'Orient ExpressTutti sospettati sono alla fine colpevoli. La ridottissima plancia di gioco, mostra cinque località della città di Richmond neppure collegate tra di loro e comunque tremendamente generiche
(“laboratorio“, “posto di polizia“, “sul campo“, “tribunale” “quartier generale“) e un calendario composto da 2 tracce (“giorno” e “ora”) che servono a dare ritmo e una scadenza alle vostre indagini. 5 tessere personaggio ci riportano alla tradizione più profonda dei giochi American. Una foto, un minimo di background e una abilità speciale unica. Sul retro però troviamo un Consulente, ovvero sia quello che nel gioco di ruolo viene definito un personaggio non giocante. Così se siete in 5 giocatori avrete ognuno un personaggio mentre se giocate, ad esempio, in 2, avrete una coppia di personaggi e 3 consulenti che vi aiutano nelle indagini. L’ergonomia del gioco ne guadagna pur lasciando più o meno intatte le vostre possibilità di risolvere il caso. 5 mazzi di carte, uno per ogni diverso caso da risolvere. Per evitare ogni forma di spoileraggio, abbiamo dovuto ridurre le foto delle carte al minimo sindacale. Ogni caso prevede 35 carte numerate in modo unico, zeppe di indizi e misteri da risolvere. Proprio come per un librogame vecchio stile, se non fosse che gran parte delle carte sono codificate per icona/colore in modo da poter essere facilmente associate ad uno dei luoghi sulla mappa. Il richiamo alle meccaniche del Block buster “Time Stories” è evidente: le carte stanno diventando un modo per superare il libro dei paragrafi” dei libri game e Detective sulla Scena del Crimine si propone come un ulteriore passo in avanti verso tale direzione. Così l’immancabile (per i giochi di questo tipo) libro dei casi è ridotto a solo 10 pagine. % mazzi per 5 casi da risolvere Secondo il manuale il tempo necessario per espletare un caso è una “intera serata” (secondo noi anche un pò di più). Sarebbe davvero miracoloso gestire tutto questo con 2 pagine di regole aggiuntive dal Libro dei Casi e 35 carte. Ecco dunque entrare (pesantemente) in gioco il sito internet, raggiungibile da computer o cellulare. Da notare la perfetta integrazione della componente informatica nella tematicità del gioco. Viene infatti presentato come un database della polizia e come tale, almeno in parte, può essere utilizzato: i giocatori possono accedere liberamente a parte delle informazioni proprio come farebbe un detective con gli archivi della polizia. Naturalmente c’è una parte meno tematica che prevede l’inserimento di codici per ottenere informazioni ma è ampiamente compensata dal fatto che i giocatori sono incoraggiati a cercare informazioni su internet. Si, una data, un luogo o un personaggio chiave per le vostre indagini potrebbe essere nascosto in wikipedia o chissà dove. Anche in questo caso si tratta di una piccola novità incrementale. Detective sulla Scena del Crimine permette l’accesso ad internet su poche e selezionate voci. Dimenticate quindi epiche navigazioni web notturne in cerca di indizi ma apprezzate il fatto che, per la prima volta, un boardgame apre le vostre indagini allo sconfinato mondo di internet. Non ci resta che chiudere la carrellata del materiale del gioco con una occhiata alle bustine ziplock” stampate tematicamente come sigilli “conserva prove”. Servono per “archiviare” carte chiave che possono poi essere consultate nei casi successivi a quello in cui vengono rivelate. Manco a dirlo i 5 casi da risolvere sono consequenziali e correlati fra loro uniti in una grande trama. Benvenuti nel database di Antares, All’occhio di un aspirante investigatore salta all’occhio come questo gioco sia strettamente parente della precedente fatica editoriale della Portal: First Martians avventure sul pianeta rosso. Gioco cooperativo che dipana un’unica storia attraverso sessioni di gioco separate. Forte dipendenza dallo strumento informatico che entra pesantemente nelle meccaniche di gioco. Addirittura stessa grafica delle schede personaggi nonché medesima struttura dei personaggi stessi. Le dinamiche di gioco sono però completamente invertite: First Martians avventure sul pianeta rosso è un immenso Tower Defense, dove siamo costantemente chiamati a gestire criticità che l’ambiente ostile ci crea, in questo caso siamo noi a dover scavare l’ambiente esterno che si muove ed evolve lasciando trapleare solo labili tracce di quanto sta accadendo. Essendo grandi fans di First Martians avventure sul pianeta rosso procediamo con entusiasmo al setup che si risolve in pochi secondi:
Letta l’introduzione e preso atto delle eventuali regole speciali del caso in oggetto, il gioco generalmente ci propone 3/4 piste di partenza. La città di Richmond Terminata la descrizione generica del Setup, diventa molto difficile parlarvi di Detective sulla Scena del Crimine senza fare spoiler e al contempo spiegandovi il livello di complessità delle indagini proposte da questo gioco. Proviamo a farlo citando a piene mani la mitica serie TV “Breaking Bad”. Molti di voi dovrebbero trovare ciò che segue molto familiare 😉 . Cominciamo a leggere il libro dei casi: Il regolamento e il libro dei casi Veniamo ora ad ipotizzare le piste che il libro dei casi ci rende disponibili dopo aver letto il prologo: Cerca nel database della polizia (computer) Hank Schrader Cerca nel database della polizia Jesse
Pinkman un esempio di file personale del database. i Prendi la carta n XXX per interrogare Jesse Pinkman Cerca “anfetamina” in internet Se avete visto la mitica serie TV (se non l’avete vista guardatela!) avete probabilmente già capito gran parte delle considerazioni che stiamo per fare:
Personaggi e Assistenti Non ci resta che sottolineare che alcune informazioni sono più nascoste di quanto non si potrebbe immaginare per un gioco di questo tipo. Nell’esempio specifico, procedere ad indagare sulla moglie del detective che ci affida il caso (??!!??) potrebbe rivelarsi una scorciatoia mentre un supplemento di interrogatorio di Jesse (main-stream) ci porta informazioni del tutto inutili. Nel caso specifico l’approfondimento dell’interrogatorio a Jesse è stato -in tempi lunghi- utile ma in molti altri casi anche tali supplementi di indagine si potrebbero rivelare del tutto inutili. C’é un ultimo importante aspetto: come abbiamo cercato di spiegarvi, man mano che si completano delle indagini sulle carte o sul database, il gioco ci indica sempre nuove carte e nuovi file nel database. Indagini solo un poco accurate, nel breve volgere di qualche passaggio, aprono ai giocatori davvero tante opportunità perché il numero di carte “esaurite” e spesso inferiore al numero di carte attivate (cioè che ora possono essere lette dai giocatori) . Durante le nostre indagini, siamo arrivati a poter scegliere tra 8-10 carte da attivare (non male su un totale di 35!) che corrispondevano più o meno a 2 o 3 diversi filoni di indagine. Menzione particolare merita la quantità di informazioni che ci mette a disposizione il database informatico. Queste informazioni sono sempre facilmente consultabili grazie alle potenzialità dello strumento tecnologico. Per esempio, altezza, peso e numero di scarpe dei diversi personaggi. Quasi sempre sono informazioni inutili, che fanno tanto “scheda di polizia”. Poi improvvisamente potrebbe venire in mente di confrontare peso e altezza di X e Y per vedere se… Le pedine che servono at ener traccia delle risorse del gioco Perché questa formidabile impalcatura di dati possa diventare un gioco vero e proprio e non un passatempo-rompicapo è necessario costringere i giocatori a fare delle scelte. A tal scopo, Detective sulla Scena del Crimine si affida ad una meccanica “a risorse limitate”, tutte perfettamente inserite nel background del gioco. Leggere le carte del caso e spostarsi nelle diverse zone della città ha un costo in ore. Se ci si perde in dettagli si rischia una fine precoce delle indagini con conseguente immancabile sconfitta. Prima di scegliere una nuova carta con cui proseguire l’indagine, generalmente si preferisce consultare le informazioni reperibili nel database e in internet percéè non costano tempo. In questo modo, il gioco si adatta con grande elasticità alle attitudini dei diversi tavoli creando una dicotomia tra il tempo quale elemento di gioco (uguale per tutti i tavoli di gioco) e il tempo “fisico” (che varia secondo la volontà dei partecipanti), quello che nella vita reale il gruppo impiega a risolvere un caso. I pignoli e i metodici potranno investire diverse ore (di tempo reale) nelle indagini mentre altri gruppi più schematici tenderanno a fare meno approfondimento affidandosi all’intuito. Nelle nostre sessioni di gioco non è maturata una strategia dominante perché troppe informazioni sono pericolose esattamente come averne troppo poche. Ad esempio, abbiamo già spiegato come spesso il gioco possa prevedere diversi sentieri per ottenere la stessa informazione chiave: se indagate troppo superficialmente questa informazione potrebbe sfuggirvi, mentre se lo faceste troppo approfonditamente spendereste risorse per ottenere più volte la stessa informazione. Esempio di Carta Avere un meccanismo che permette di gestire il trascorrere del tempo (di gioco) consente di creare eventi che si verificheranno in uno specifico momento. Partecipare ad un funerale, attendere gli esiti delle prove di laboratorio sono solo alcuni esempi più o meno inventati che vi faranno sorgere il dubbio di come impiegare il tempo (di gioco) in attesa delle preziose informazioni che sperate di ottenere allo scoccare dell’ora desiderata. I personaggi e gli assistenti dispongono di risorse personali: capacità percettive,
di fare indagini, di accedere ad archivi, di utilizzare tecnologia. Anche queste vanno centellinate con sapienza perché, proprio come il trascorrere del tempo, si tratta di risorse non rinnovabili fino alla fine del caso. Queste risorse sono generalmente utilizzate per fare gli approfondimenti (ottenere le informazioni sul retro di alcune carte). Infine, durante la partita, si possono guadagnare e spendere segnalini “Autorità”. Vengono acquisiti come gratificazione tangibile dei progressi mentre vengono utilizzati per agevolare indagini o utilizzare le abilità speciali dei personaggi. Anche in questo caso la meccanica affonda piacevolmente nella tematicità del gioco. Esempio (inventato): spendi 2 segnalini autorità per convincere il Procuratore Generale a riaprire i fascicoli di una vecchia indagine, da tempo ritenuta chiusa ed irrisolta. Sblocco di informazioni tramite codice fornito dalle indagini Alla fine di ogni caso ecco comparire la scheda di valutazione, che vi dirà quanto avete scavato a fondo nei misteri di Richmond. Quello che vi possiamo garantire è che i casi sono tutt’altro che facili. A nostro avviso la rigiocabilità dei singoli casi non è elevata, ma considerando le ore di gioco e il numero di giocatori -sempre a nostro avviso- ideale (2-3 partecipanti) il costo del gioco è comunque ampiamente accettabile. Se non siete convinti, provate a paragonare il rapporto “ore di intrattenimento/costo” con quello della visione di un film poliziesco al cinema od anche in streaming. Ovviamente si attendono nuovi casi che possano alimentare il motore di gioco. Conclusioni Finali Adesso la frase in premessa può trovare una motivazione a tutto tondo: Detective sulla Scena del Crimine aggiunge piccoli dettagli a meccaniche già note ma il risultato finale è davvero esaltante. Il gioco generalmente offre:
Buste per le prove Insomma, fino al prossimo step evolutivo, Detective sulla Scena del Crimine garantisce la migliore game experience di gioco poliziesco che perlomeno chi scrive abbia affrontato. Sarete sommersi da dubbi, appunti, mappe concettuali di vostra creazione e altrettanto immersi in un clima di mistero, perfettamente immedesimati nel ruolo di investigatori. Così dopo aver valutato ogni prova ed indizio, Detective sulla Scena del Crimine viene dichiarato colpevole e pertanto condannato a finire nel ristretto olimpo dei giochi “Scelti da noi“. Si ringrazia Pendragon Game Studio per aver reso disponibile la copia di valutazione del gioco e per aver atteso un poco più della media la pubblicazione della recensione… chiediamo scusa ma eravamo finiti a seguire una falsa pista del caso 3… |