Tariffe servizio di maggior tutela energia elettrica

Tariffe in vigore dal 1° settembre 2022

Con la deliberazione n 301/2012/R/eel del 19 luglio 2012 l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha approvato il Testo integrato vendita (TIV), con cui disciplina il servizio di maggior tutela.
Esercente la maggior tutela - TRENTA - è il soggetto che, ai sensi dell’articolo 1, commi 2 e 3, del decreto-legge 18 giugno 2007, eroga il servizio di maggior tutela.
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) pubblica sul proprio sito internet l’elenco degli esercenti la maggior tutela.

Hanno diritto al Servizio di Maggior Tutela:

  • i clienti finali domestici;
  • le microimprese (clienti finali diversi dai clienti domestici aventi meno di 10 dipendenti ed un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiore a 2 milioni di euro) titolari unicamente di punti di prelievo connessi in bassa tensione con potenza contrattualmente impegnata inferiore o pari a 15 kW.

Per i clienti domestici in condizioni di disagio economico e/o in gravi condizioni di salute è previsto, a partire dal 2008, un regime di protezione sociale, consistente in un bonus sociale a copertura di parte dei costi della bolletta elettrica.

Usi domestici

  • Usi domestici residenti TDR (contratti stipulati nelle abitazioni di residenza)
  • Usi domestici non residenti TDNR (contratti stipulati nelle abitazioni non di residenza)
     

Utenze in bassa tensione di illuminazione pubblica

  • BTIP

Altre utenze in bassa tensione con potenza disponibile fino a 16,5 kW

  • BTA1 Per potenze impegnate inferiori o uguali a 1,5 kW
  • BTA2 Per potenze impegnate superiori a 1,5 kW e inferiori o uguali a 3 kW
  • BTA3 Per potenze impegnate superiori a 3 kW e inferiori o uguali a 6 kW
  • BTA4 Per potenze impegnate superiori a 6 kW e inferiori o uguali a 10 kW
  • BTA5 Per potenze impegnate superiori a 10 kW

Tariffe servizio di maggior tutela energia elettrica

Il Mercato tutelato, o di Maggior Tutela, è il servizio di fornitura di energia regolato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). L’Autorità fissa le condizioni economiche e contrattuali della distribuzione e del trasporto delle forniture, oltre al prezzo di compravendita dal produttore al cliente finale.

Si definisce “tutelata” la condizione che garantisce ai consumatori contratti energetici in cui il prezzo della materia prima è aggiornato trimestralmente dall’ARERA in base all’oscillazione delle quotazioni internazionali degli idrocarburi (petrolio e gas) sul mercato.

Il vantaggio del servizio di Maggior Tutela è proprio di garantire la trasparenza nei prezzi, nelle tariffe e nelle condizioni applicate all’utente, ma dall’altra parte non permette tariffe variabili a seconda delle esigenze di una famiglia o di un’impresa.

Possono accedere al servizio di Maggior Tutela i clienti domestici e le imprese con meno di 50 addetti e un fatturato annuo non superiore ai 10 milioni di euro, mentre l’assegnazione del servizio avviene in automatico qualora questi stessi soggetti non abbiano mai cambiato fornitore.

Per verificare se la fornitura di un’utenza è regolata dalla tariffa del Mercato di Maggior Tutela, basta controllare in bolletta, che in questo caso riporta in testa a ogni foglio la dicitura “SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA”.

Attualmente le bollette contengono anche l’avviso ai clienti della cessazione sul mercato dei contratti di fornitura con prezzo della materia energia aggiornato dall’Autorità: la legge sulla concorrenza 124/17 stabilisce infatti che dal 1 luglio 2020 tutti i clienti di energia elettrica trovino contratti di fornitura solo sul mercato libero, in prospettiva di una liberalizzazione completa del mercato dell’energia e del gas. Fino a quella data, per quanto spesso dai call center dei gestori sul mercato arrivi l’informazione dell’obbligatorietà del passaggio fin da subito, il consumatore può decidere di rimanere sotto il mercato tutelato dell’energia senza incorrere in alcuna sanzione.

Che cos’è il Mercato Libero?

Il Mercato Libero è il servizio di fornitura di energia elettrica costituito da una pluralità di operatori, tra i quali l’utente può scegliere la tariffa più conveniente per le sue esigenze.

In questo tipo di regime i costi delle utenze non sono più controllati dall’Autorità di Stato, ma determinati in autonomia dalle società che offrono, in concorrenza tra loro, diverse condizioni economiche.

La “contrattazione” tra fornitore e utente finale si gioca sul prezzo di acquisto dell’energia, mentre non sono oggetto di negoziazione le attività di distribuzione e trasporto, che hanno sempre tariffe stabilite per legge e uguali per tutti i fornitori, in quanto regolamentante dall’ARERA: i costi per le reti, il contatore e le imposte sono dunque uguali in regime libero e in regime tutelato.

Un punto di forza del libero mercato sono tutti i servizi extra spesso inclusi nell’attivazione delle tariffe, che i fornitori propongono per dare valore aggiunto alla loro offerta, come ad esempio i servizi per gestire in modo più semplice le utenze, oppure l’accesso a particolari sconti e promozioni speciali.

Il processo di liberalizzazione del mercato a più gestori ha inizio con il decreto legislativo n. 79 del 16 marzo 1999, noto come decreto Bersani, e il successivo decreto-legge n.73/07, che recepiscono le direttive del Parlamento dell’Unione Europea UE 96/92/CE volte alla creazione del Mercato Unico dell'energia in Europa. Una lenta trasformazione che ha portato nel 2017, con l’approvazione del ddl Concorrenza da parte del Senato, a stabilire la totale abolizione del servizio di Maggior Tutela.

E se attualmente mercato libero e mercato tutelato convivono, da luglio 2020 chiunque sia titolare di un contratto luce o gas appartenenti al servizio tutelato, dovrà obbligatoriamente passare al libero mercato, scegliendo con quale compagnia proseguire la fornitura di utenze.

Che cosa accadrà con la liberalizzazione?

L’attesa riforma che prevede il passaggio obbligatorio al mercato libero dell’energia è una vicenda piuttosto tormentata, soggetta a ripetuti rinvii nel corso degli anni. Deliberata dal governo Renzi nel 2015 e fissata dopo una serie di vicissitudini al 1 luglio 2019, la fine del mercato di Maggior Tutela ha subito un ulteriore rinvio al 1 luglio 2020, una mossa dettata dal timore di rincari delle tariffe e di trovare le famiglie dei consumatori impreparate ad accogliere un servizio per il quale non è ancora completamente chiaro come vengano suddivisi i costi, tra prezzo delle materia prima (l'elettricità o il gas), oneri fissi aggiuntivi e imposte.

La proroga ha l’obiettivo di correggere alcuni contenuti della riforma, mentre il Governo si dichiara intenzionato a lavorare insieme all’Authority per l’energia e all’Antitrust per aumentare i meccanismi di trasparenza ed evitare pratiche commerciali scorrette degli operatori nei confronti degli utenti. I consumatori avranno ancora a disposizione oltre un anno per utilizzare le tariffe controllate dall’ARERA, per poi scegliere l’operatore privato di riferimento.

Successivamente al 1 luglio 2020, come specificato sul sito dell’ARERA, ai clienti di piccola dimensione che non avranno un venditore nel mercato libero la continuità della fornitura di energia elettrica e/o gas naturale sarà comunque garantita affinché il cliente non subisca alcun disagio durante il periodo necessario a trovare un venditore sul mercato libero. L'Autorità garantirà la pubblicizzazione e la diffusione delle informazioni in merito alla piena apertura del mercato e alle modalità di svolgimento dei servizi. Per tutte le informazioni è attivo lo Sportello per il consumatore (numero verde 800 166 654).

Come faccio a cambiare fornitore di energia?

Il Mercato Libero può risultare estremamente conveniente, se si analizzano con attenzione le offerte sul mercato. A confermarlo un’elaborazione di giugno di Ref Ricerche, pubblicata dal Sole 24 Ore, secondo la quale chi ha anticipato gli scorsi anni il passaggio al mercato libero, ha beneficiato di un risparmio compreso fra il 3% ed il 10% della spesa annualizzata in regime di Maggior Tutela, mentre le stime danno un risparmio attuale ancora più importante, fino al 13%.

Aderire al Mercato Libero può costituire un’opportunità per il consumatore, non solo dal punto di vista economico. Il processo è stato molto semplificato in termini di adempimenti, tempi e costi, a vantaggio del cliente finale.

Il passaggio a un servizio di fornitura in regime di Libero Mercato è infatti gratuito, salvo il pagamento dell’imposta di bollo sul nuovo contratto del valore di 14,62 euro, della quale la maggior parte dei fornitori si fa carico senza richiederne il pagamento al nuovo cliente. Inoltre non necessita di alcuna modifica tecnica all’impianto elettrico o al contatore (il servizio viene garantito senza interruzioni o alterazioni in termini qualitativi, attraverso l’infrastruttura del distributore di zona) e non prevede nessun impegno dal punto di vista contrattuale, lasciando l’utente libero di cambiare gestore in ogni momento.

Infine, la nuova bolletta si baserà sulla lettura del contatore al momento del passaggio di consegne, evitando così ogni rischio di doppia fatturazione: al cambio di fornitura si registra la lettura del contatore e il vecchio operatore emetterà l’ultima bolletta di conguaglio, mentre il nuovo utilizzerà il dato come punto di partenza per conteggiare i consumi. Il servizio di fornitura prosegue senza interruzione e perfino in caso di fallimento del nuovo fornitore, l’Authority interviene per garantire la continuità della fornitura di luce o gas.

Un consumatore che decide di cambiare il fornitore di energia elettrica si dovrà occupare unicamente di sottoscrivere il nuovo contratto: sarà compito del nuovo gestire il passaggio dal punto di vista tecnico e amministrativo, comunicando al vecchio fornitore la volontà di recesso del cliente. Contestualmente alla richiesta del cliente, viene poi effettuata una lettura automatica del contatore per determinare i consumi al momento dell’ingresso del nuovo fornitore nell’erogazione dell’energia elettrica.

Attualmente le aziende sul mercato fornitrici di energia elettrica propongono le loro tariffe promozionali ai clienti, via mail, telefono e per posta, tanto che orientarsi nell’offerta della moltitudine di operatori è diventato difficile.

Per scegliere il fornitore più conveniente è necessario confrontare il prezzo di ciascuna offerta: per questo, può essere molto utile consultare comparatori come Segugio.it che lo fanno in maniera professionale, veloce e completamente gratuita. Nella sezione dedicata al confronto tariffe è possibile scegliere fra le diverse proposte delle aziende fornitrici confrontate sul sito, inoltre Segugio.it mette a disposizione dei suoi utenti, nelle guide dedicate, ogni informazione utile a conoscere i dettagli importanti del processo di passaggio al nuovo regime, e lo stesso criterio di chiarezza lo utilizza nella presentazione delle offerte dei gestori che collaborano con il portale, perché siano sempre leggibili, trasparenti e contengano tutte le voci di spesa e le condizioni del contratto.

Ultimo aggiornamento marzo 2020

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Quanto costa servizio di maggior tutela?

Il costo dell'energia elettrica, deciso dall'Autorità garante ogni 3 mesi, vale per i contratti in regime di tutela. Oggi il prezzo della tariffa monoraria è pari a 0,277 euro/kWh. La tariffa bioraria ha un costo di 0,294 euro/kWh in Fascia F1 e 0,268 euro/kWh in Fascia F23.

Quanto costa un kWh con servizio elettrico nazionale?

Quanto costa un kWh Enel Servizio Elettrico? Un kWh nel Servizio Elettrico Nazionale costa 0,501 €/kWh nella tariffa monoraria (F0). Mentre nella bioraria F1 costa 0,521 €/kWh e nella F23 0,491 €/kWh.

Cosa conviene maggior tutela o mercato libero?

Conviene più il mercato libero o la maggior tutela? A conti fatti, le tariffe del mercato libero sono senza dubbio le più convenienti proprio perché derivano da un regime di libera concorrenza.

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