A che ora deve rientrare la badante la domenica

Gli errori più comuni che commettono le famiglie

Ci sono alcuni errori che molte famiglie che incontriamo commettono. Questi errori possono compromettere la relazione di lavoro, quindi la stabilità dell’assistenza, mettendo in difficoltà in primis l’anziano assistito e di conseguenza tutta la famiglia.

Ecco i principali:

1. Far lavorare la badante sia di giorno che di notte

La badante convivente o lavora di giorno o lavora di notte. Il fatto che sia presente H24 non significa che lavora tutte quelle ore. Certo avere una persona presente in casa di fatto 22 ore al giorno garantisce una sicurezza, perché in caso di emergenza o necessità può intervenire, e l’anziano è al sicuro. 

Se l’anziano ha bisogno di assistenza anche di notte, perché si sveglia regolarmente 2 o 3 volte a notte, va prevista l’integrazione dell’assistenza anche di notte. 

Commettere questo errore espone a diversi rischi, tra cui: possibile vertenza sindacale, abbassamento costante della qualità dell’assistenza per un insufficiente riposo, alto turn over di personale che porta a dover fare una sostituzione ogni 2 o 3 mesi. 

2. Far lavorare la badante anche nel weekend

Alcuni hanno la convinzione che il lavoro della badante non sia particolarmente faticoso, specie se l’anziano è tranquillo e non va seguito molto. Per questo, complice la disponibilità della badante che punta a massimizzare il profitto, cadono nella tentazione di far lavorare la badante 7 giorni su 7, senza farle fare l’adeguato riposo.

Commettere questo errore espone a diversi rischi, tra cui: possibile vertenza sindacale, abbassamento costante della qualità dell’assistenza per un insufficiente riposo, garantito specialmente da uno stacco mentale e fisico dal posto di lavoro. Immagina cosa può voler dire non staccare mai dal lavoro, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Cosa può succedere? In pochi mesi si assiste a un vero e proprio burn-out. Che porta a un aumento della conflittualità, un abbassamento drastico della qualità dell’assistenza e infine a dover sostituire il lavoratore, ricominciando da capo.

3. Non chiarire la gestione del riposo giornaliero

La badante convivente ha minimo due ore di riposo tutti i giorni. Questa normalmente è nel mezzo della giornata lavorativa, nel primo pomeriggio.

La badante può fruire di questo riposo anche rimanendo in casa a riposare nella sua stanza o nel soggiorno a guardare la tv ad esempio. In alcuni casi, se la stagione lo permette, escono di casa.

Alcune famiglie cadono nella tentazione, se la badante fa il suo riposo in casa dell’assistito, di “far dare un’occhiata all’anziano, già che sei lì”.

La badante NON è tenuta a sorvegliare l’anziano durante il suo riposo. Nulla le deve essere chiesto in quel momento.

Questo errore può essere molto rischioso e compromettere in modo irreversibile il rapporto con il lavoratore. Questa prassi tacita che si viene a creare può portare il lavoratore a rivendicare poi uno straordinario che non ci si aspettava di dover pagare, innescando litigi che possono sfociare anche in vertenze sindacali, oltre alla rottura del rapporto di fiducia alla base di quello lavorativo.

L’importanza della corretta gestione del rapporto di lavoro.

Assumere una badante vuol dire diventare un datore di lavoro, che implica conoscere bene le regole del contratto, rispettarle e farle rispettare, gestire in modo funzionale la relazione, l’amministrazione, ecc.

Insomma fare il datore di lavoro è un lavoro.
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Quante ore libere spettano a una badante e come è possibile suddividerle nell’arco della settimana? Facciamo chiarezza!

Sia le badanti conviventi che quelle che non vivono presso il domicilio dell’assistito, hanno diritto a un numero di ore settimanali di riposo stabilite per legge. Come per qualsiasi altro lavoratore infatti spettano ferie alle badanti, ma anche ore e giorni di riposo per consentire all’assistente domestico di recuperare le energie spese e staccare la spina dal lavoro.

  • Ore libere badante convivente
  • Ore libere badante non convivente
  • Lavoro straordinario di badanti conviventi e non

Ore libere badante convivente

Partiamo dal presupposto che in caso si stia parlando di una badante convivente il numero di ore massime lavorative nell’arco della settimana è pari a 54, che non dovranno superare le 10 giornaliere, ritenute quali valore convenzionale per le assistenti domestiche che soggiornano 24 ore su 24 con il datore di lavoro.

Solitamente si prevedono 10 ore di lavoro giornaliere dal lunedì al venerdì e 4 ore il sabato, ma nulla vieta alle parti di accordarsi diversamente, purché venga rispettato il monte orario lavorativo massimo di 54 settimanali.

Per quanto concerne le ore di riposo sono pari a 36 ore settimanali, di cui 24 da godere consecutivamente, solitamente la domenica, e le altre 12 da suddividere tra le altre giornate.

Nel caso in cui l’orario lavorativo giornaliero non sia collocato tra le 6 e le 14 o tra le 14 e le 22, alla badante spetta un riposo intermedio non retribuito non inferiore alle 2 ore, durante le quali la stessa potrà scegliere se restare in casa oppure uscire dall’abitazione. Il totale delle ore di riposo consecutive giornaliere deve essere invece di 11.

Ore libere badante non convivente

A che ora deve rientrare la badante la domenica

Anche le badanti non conviventi hanno diritto a ore di riposo giornaliere e settimanali.

Le collaboratrici domestiche non conviventi hanno un monte ore lavorative settimanali che non deve superare le 40, con un limite massimo fissato a 8 giornaliere. Anche qui il giorno di riposto prestabilito è la domenica.

Nel caso la badante non sia convivente ma presti assistenza esclusivamente notturna, l’orario di lavoro settimanale massimo è pari a 54 ore, solitamente suddiviso su 9 ore giornaliere dal lunedì al sabato. Anche qui, salvo diversi accordi tra le parti, la domenica è da considerarsi quale giornata libera.

Sia per le badanti conviventi che per quelle non conviventi sarà possibile andare a sostituire la giornata di riposo della domenica con una ritenuta più consona per il lavoratore stesso per motivi personali o religiosi. In questo caso il lavoro domenicale non verrà considerato straordinario, ma al pari degli altri giorni settimanali.

Lavoro straordinario di badanti conviventi e non

È considerato lavoro straordinario quello che eccede il consueto orario giornaliero pattuito. In questo caso vi sarà una maggiorazione della cifra oraria pattuita in favore della badante, nello specifico:

  • Lavoro straordinario diurno compreso tra le 6 e le 22, maggiorazione del 25%
  • Lavoro straordinario notturno compreso tra le 22 e le 6, maggiorazione del 50%
  • Lavoro straordinario in giornata festiva, considerato quindi il lavoro domenicale o in giornate festive da calendario, maggiorazione pari al 60%
  • Lavoro straordinario nella giornata di riposo settimanale, maggiorazione 60%.

È importante sia per il datore di lavoro che per la badante andare ad accordarsi sin dal momento dell’assunzione su questi aspetti, pertanto affidarsi ad agenzie qualificate operanti nel settore per andare a fissare tutti i termini con esattezza. Famiglia Riunita può aiutare in questo ma anche in tutti gli aspetti contrattuali al fine di operare nel rispetto della legge.

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Quando deve rientrare la badante la domenica?

La badante che prende il riposo la domenica può anche decidere (avendo 24 ore di riposo) di dormire fuori la notte e di fatto non è ovvligata a rientrare la domenica sera. Ad esempio la collaboratrice potrebbe rimanere fuori casa dalle 8 della domenica mattina alle 8 del lunedì mattina, esattamente 24 ore.

Quali sono gli orari di una badante convivente?

10 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 54 ore settimanali, per i lavoratori conviventi; 8 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 40 ore settimanali, distribuite su 5 giorni oppure su 6 giorni, per i lavoratori non conviventi.

Quanto si deve pagare una badante la domenica?

In caso di collaboratore non convivente il costo per lavoro svolto la domenica si calcola come segue: paga oraria concordata + 60% = paga oraria domenicale x ore svolte la domenica = retribuzione spettante. Per esempio: paga 5,60 euro + 60% = 8,96 x ipotizziamo 8 ore svolte = 71,68 euro.

Quante ore di libertà ha una badante?

Ore libere badante convivente Solitamente si prevedono 10 ore di lavoro giornaliere dal lunedì al venerdì e 4 ore il sabato, ma nulla vieta alle parti di accordarsi diversamente, purché venga rispettato il monte orario lavorativo massimo di 54 settimanali.