Con la riforma approvata il 20 febbraio 2016 è stata modificata la normativa sul calcolo della pensione. La novità principale consiste nell'introduzione, dal 1° gennaio 2017, del sistema di calcolo contributivo per tutti i giornalisti. Show E' importante distinguere tra i giornalisti già iscritti all'istituto alla data del 31.12.2016, e i nuovi iscritti dal 01.01.2017. GIORNALISTI GIA' ISCRITTI ALLA DATA DEL 31.12.2016: CALCOLO MISTO Per le contribuzioni acquisite fino al 31/12/2016 continuerà ad essere applicato il vigente sistema di calcolo retributivo. Per le contribuzioni riferite ai periodi successivi al 1/01/2017, la pensione sarà calcolata con il sistema di calcolo contributivo di cui alla legge n. 335/1995. Per i giornalisti/e il cui trattamento è determinato con il sistema misto (parte retributivo e parte contributivo), la quota di pensione calcolata con il sistema di calcolo contributivo non potrà comunque essere superiore a quella che sarebbe spettata mantenendo il sistema retributivo con l’applicazione dell’aliquota di rendimento del 2%. GIORNALISTI ISCRITTI ALL'INPGI DAL 01.01.2017: SOLO CALCOLO CONTRIBUTIVO Per i giornalisti/e assunti successivamente al 31 dicembre 2016 e privi di qualsiasi contribuzione
versata o accreditata all’Istituto antecedentemente a tale data trova applicazione il massimale contributivo previsto dalla legge n. 335/95. In pratica, le retribuzioni sono imponibili ai fini contributivi fino a concorrenza di un massimale annuo (per il 2016 pari a 100.324,00 euro) la parte di retribuzione eventualmente eccedente non è soggetta a contribuzione. I giornalisti/e assunti successivamente al 31 dicembre 2016 ai quali siano accreditati, a seguito di una loro domanda, contributi riferiti a periodi antecedenti al 1º gennaio 2017 non sono soggetti all'applicazione del massimale annuo della base contributiva e pensionabile, di cui al paragrafo precedente, a decorrere dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Ad esempio, un/una giornalista che inizi i versamenti all’INPGI nel corso del 2017 avrà la pensione calcolata con il sistema contributivo ed avrà applicato il massimale retributivo imponibile. Ipotizziamo ora che nel corso del 2020 questo giornalista presenti all’INPGI una domanda di riscatto del corso di laurea, collocato nel periodo 2012-2016. Effettuando questo riscatto l’inizio dei versamenti contributivi sarebbe retrodatato a prima del gennaio 2017 (periodo retributivo) e, quindi, dal mese successivo alla domanda di riscatto viene a cessare l’applicazione del massimale contributivo. Gli elementi sui quali si basa il calcolo della pensione sono : 1) l'anzianità contributiva; 3) montante contributivo; L'ANZIANITA' CONTRIBUTIVA E' data dal totale di tutti i contributi
versati da un giornalista nell'arco dell'intera vita lavorativa. Ai fini del calcolo della pensione l'anzianità contributiva va suddivisa in quattro blocchi. Il quinto blocco (che chiameremo "E") è stao introdotto con la delibera C.d.A. n° 24 del 27 luglio 2015 per le contribuzioni versate a partire dal 1.01.2016 Il sesto blocco (che chiameremo "F") è stato introdotto con la delibera C.d.A. n° 62 del 28 settembre 2016 per le contribuzioni versate a partire dal 1.01.2017 LA RETRIBUZIONE PENSIONABILE Per poter calcolare la pensione occorre innanzitutto ricavare la retribuzione pensionabile dell’iscritto. Ciò avviene in modo diverso a seconda che si riferisca a periodi di contribuzione antecedenti al 31.12.92, compresi tra il 1.1.93 e 31.7.98, compresi tra il 1.8.98 ed il 31/12/2005, compresi tra il 1.1.2006 ed il 31/12/2015, compresi tra il 1.1.2016 ed il 31.12.2016 oppure successivi al 1.01.2017. Per la "Quota A" (che è riferita alle anzianità contributive maturate fino al 31.12.92) la retribuzione pensionabile è costituita dalla media annua delle retribuzioni degli ultimi 5 anni precedenti la domanda, ovvero se più favorevoli, dei 10 anni di calendario migliori (di tutta la carriera). La rivalutazione delle retribuzioni è calcolata secondo gli indici Istat. Per la "Quota B" (che è riferita alle anzianità contributive maturate a partire dal 1.1.93) la retribuzione pensionabile è costituita dalla media annua delle retribuzioni relative a tutti gli anni coperti da contribuzione successivi al 31.12.92 e dagli eventuali ultimi 5 anni precedenti il 31.12.92. La rivalutazione delle retribuzioni è calcolata secondo gli indici Istat maggiorati di un
punto percentuale. Per la "Quota C" bisogna distinguere due ipotesi: Per la "Quota D" che è relativa alle anzianità contributive acquisite a decorrere dal 1° gennaio 2006, la retribuzione pensionabile è costituita dalla media annua delle retribuzioni relative a tutti gli anni coperti da contribuzione. A seguito della riforma approvata dal C.d.A. del 28.9.2016, per la rivalutazione delle retribuzioni occorre effettuare la seguente distinzione: · alle retribuzioni accreditate nell'anno 2006 vengono applicati gli indice Istat maggiorati di un punto percentuale; Per la "Quota E" che è relativa alle anzianità contributive acquisite nell'anno 2016 la retribuzione pensionabile è costituita dalla media annua delle retribuzioni relative a tutti gli anni coperti da contribuzione. La rivalutazione delle retribuzioni è calcolata secondo gli indici Ista. Per la "Quota F" che è relativa alle anzianità contributive acquisite nell'anno 2017 verrà determinato il montante contributivo applicando l'aliquota di computo del 33% alle retribuzioni ai giornalisti che risulteranno iscritti all'Inpgi anteriormente al 1.1.2017, ovvero applicando il massimale contributivo di cui all'ar. 2, comma 18, L. 335/1995 per i giornalisti iscritti all'Inpgi successivamente il 31.12.2016
(*) NOTA : In base al Dlgs n.373/93, chi al 31/12/1992 aveva meno di 15 anni di anzianità contributiva, avrà calcolata la quota B della retribuzione pensionabile sulla media di tutte le retribuzioni successive al 1/1/93, comprendendo anche i 5 anni precedenti il 31/12/92. L’interessato potrà però scartare fino al 35% delle retribuzioni annuali inferiori del 10% rispetto al valore medio. DEROGHE Al nuovo sistema di calcolo (quota D) in vigore dal 1°/01/2006:
Al nuovo sistema di calcolo (quota F) in vigore dal 1°/01/2017:
L'ALIQUOTA DI RENDIMENTO ALIQUOTE DI RENDIMENTO CHE SI APPLICANO ALLA RETRIBUZIONE PENSIONABILE DETERMINATA PER LA QUOTA A (periodi di contribuzione precedenti al 31.12.92).
ALIQUOTE CHE SI APPLICANO ALLA RETRIBUZIONE PENSIONABILE DETERMINATA PER LA QUOTA B (periodi di contribuzione successivi al 31.12.92)
ALIQUOTE CHE SI APPLICANO ALLA
RETRIBUZIONE PENSIONABILE DETERMINATA PER LA " QUOTA C" (periodi di contribuzione dal 24.7.98 al 31/12/2005), e PER LA "QUOTA D" (periodo di contribuzione dal 1.01.2006)
ALIQUOTE CHE SI APPLICANO ALLA RETRIBUZIONE PENSIONABILE DETERMINATA PER LA "QUOTA E" (periodi di contribuzione dal 1/1/2016 al 31/12/2016).
* LA MEDIA RETRIBUTIVA DELLA CATEGORIA è determinata annualmente dal Consiglio di amministrazione in base al rapporto intercorrente tra l'ammontare delle retribuzioni annue accertate ai fini contributivi ed il numero dei giornalisti contribuenti, così come risultano dal bilancio dell'anno a cui la media va riferita. LA QUOTA CONTRIBUTIVA "QUOTA F" (periodi di contribuzione dal 1/1/2017). Viene determinato il montante contributivo (applicando alle retribuzioni denunciate: per gli iscritti all'Inpgi anteriormente al 1/1/2017, l'aliquota di computo del 33% mentre per gli iscritti successivamente al 31/12/2016 il massimale contributivo stabilito dall'art. 2, comma 18, L. 335/1995) e moltiplicato per il coefficiente di trasformazione relativo all'età anagrafica posseduta al momento della decorrenza della pensione. UFFICIO COMPETENTE Contatti Dove si va a fare il calcolo della pensione?Tutto ciò che dovrete fare sarà andare sul sito ufficiale dell'Inps e accedere alla pagina dedicata a La mia pensione futura: simulazione della propria pensione. Si tratta di un servizio gratuito che permette di simulare quale sarà presumibilmente la pensione al termine dell'attività lavorativa.
Quanto costa pratica pensione al Caf?Il costo è di 60,00 €/anno + iva
Le pratiche incluse sono: Pensione di vecchiaia.
Chi si occupa di pratiche pensionistiche?L'ente di Patronato offre l'assistenza per pratiche previdenziali a lavoratori, dipendenti ed autonomi, a pensionati, a singoli cittadini (italiani, stranieri e apolidi) presenti nel territorio dello Stato e ai loro superstiti ed aventi causa.
Come controllare se il calcolo della pensione è giusto?Per verificare se l'importo dell'assegno è esatto, basta effettuare la verifica tramite il modulo Obis M. Il modulo si può scaricare direttamente dal sito Inps nella sezione dei “Servizi per il cittadino”. Per accedere c'è bisogno del codice Pin, è possibile chiederlo anche online.
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