Inizialmente fissata al 1° Gennaio 2018, dopo essere stata prorogata di sei mesi e successivamente al 30 giugno 2019, la data del passaggio obbligatorio al mercato libero per luce e gas è stata fissata, a meno di ulteriori proroghe, al 1° gennaio 2023. Show
Questa è la nuova scadenza che segnerà la fine del Servizio di Maggior Tutelaed il termine entro il quale sarà dunque obbligatorio per gli utenti tutelati scegliere un nuovo fornitore di energia nel mercato libero. Ma che cos’è la Maggior Tutela e in cosa si differenzia dal libero mercato? Apriamo una piccola parentesi per capire meglio i due mercati dell’energia e analizzare i vantaggi e i cambiamenti legati al passaggio dalla maggior tutela al mercato libero.
Maggior tutela e Mercato libero: che cosa sono e come funzionanoIl mercato tutelato, definito anche Servizio di Maggior Tutela, è quel regime tariffario stabilito dall’ARERA ossia dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Essa regola le condizioni economiche della fornitura fissando il prezzo di luce e gas e aggiornandolo trimestralmente sulla base delle oscillazioni del mercato. Il Servizio di maggior tutela nasce come supporto per clienti privati e piccole imprese che non erano ancora in grado di scegliere autonomamente un fornitore nel mercato libero dell’energia. Il mercato libero invece si basa sul principio della libera concorrenza che consente al consumatore di scegliere le condizioni economiche più convenienti tra quelle offerte sul mercato. Il fornitore, nel libero mercato, può infatti, acquistare da altri produttori l’energia o produrla liberamente stabilendone il prezzo. La liberalizzazione del mercato in Italia è iniziata con il Decreto Bersani del 16 Marzo 1999, data che segnò l’inizio della liberalizzazione delle attività di produzione, importazione ed esportazione, acquisto e vendita dell’energia elettrica. Fu però il 1° Luglio del 2007 a segnare la completa liberalizzazione del mercato e l’inizio di una vera e propria riforma dell’energia. A partire da questa data fino ad oggi si è assistito ad una coesistenza dei due mercati sono coesistiti. Da una parte la Maggior Tutela ha rappresentato il regime tariffario per chi non avesse scelto un operatore nel mercato libero, dall’altra quest’ultimo offriva all’utente finale un panorama molto vasto di offerte di energia e condizioni economiche a cui aderire. Questa convivenza avrà ufficialmente fine a partire dalla nuova scadenza di gennaio 2023, quando il mercato tutelato verrà definitivamente abolito per lasciare il posto al mercato libero. In sostanza ciò significa che chi si trova nel regime tutelato dovrà obbligatoriamente passare al libero mercato entro questa data, scegliendo di affidarsi ad una delle società elettriche del mercato libero, nel rispetto delle direttive europee e del principio della libera concorrenza. Il passaggio è obbligatorio e gratuito, non prevede alcuna interruzione del servizio, né lavori da effettuare o interventi sul contatore. Ecco come fare per passare al mercato libero e come cambiare gestore. Come passare al mercato libero: opzioni di scelta e cambio di gestoreCome sottolineato dalla Confconsumatori, gli utenti del mercato tutelato possono avvalersi di 4 opzioni differenti per passare al mercato libero:
Per sottoscrivere un nuovo contratto e passare dal mercato tutelato al libero mercato e cambiare dunque gestore è sufficiente fornire alcuni dati fondamentali:
Il nuovo fornitore si occuperà della parte burocratica e del passaggio comunicando al vecchio gestore la disdetta del contratto. Passare al mercato libero: vantaggi e cosa cambia in bollettaIl passaggio al mercato libero assicura all’utente finale innumerevoli vantaggi, sia in termini economici che di potere contrattuale, ecco quali sono i principali:
Cosa cambia in bollettaCon il passaggio obbligatorio al mercato libero e la fine del regime di maggior tutela, al contrario di quanto si possa pensare, la bolletta della luce e quella del gas non subiranno particolari cambiamenti. L’unico a cambiare risulterà il norme del gestore che emetterà le fatture, in base al quale saranno ovviamente modificati anche i costi al kWh ossia la spesa per la materia prima e il costo Smc ovvero la spesa materia energia. La struttura della bolletta rimarrà invariata ovvero continuerà a riportare al suo interno le voci relative ai dati della fornitura, la sintesi degli importi fatturati, lo storico dei consumi e il dettaglio degli stessi, le comunicazioni al cliente. Proprio per facilitare la lettura dei dati della fatturazione riportati in bolletta, dal 2016 è stata introdotto un nuovo format moderno e semplificato. La “Bolletta 2.0” è il sistema di fatturazione introdotto dalla delibera ARERA n. 501/2014/R/com, al fine di standardizzare e semplificare l’emissione delle bollette per i clienti finali di energia elettrica alimentati in bassa tensione e per i clienti gas con consumi annui nei limiti di 200.000 Smc/anno. Energit ha adottato questo nuovo sistema di fatturazione per razionalizzare il contenuto della bolletta, uniformandone terminologia, voci di costo e tipologia di dati tecnici contenuti a vantaggio del cliente. Scopri come leggere la bolletta 2.0. di Energit e verifica correttamente i tuoi consumi per iniziare a risparmiare. Cosa succede se non si cambia gestore energia elettrica?Cosa succede se il consumatore non fa nessuna scelta? Va innanzitutto chiarito che in caso di mancata scelta non vi sarà alcuna interruzione della fornitura né alcuna sanzione in bolletta.
Da quando non ci sarà più Enel Servizio Elettrico?Il Servizio di Maggior Tutela, per le forniture non domestiche e per le microimprese, continuerà fino al 31 dicembre 2022. Dal 1° gennaio 2023 tali forniture passeranno automaticamente al Servizio a Tutele Graduali per le microimprese (TM) laddove non abbiano già sottoscritto un'offerta nel mercato libero.
Quando termina il servizio di maggior tutela gas?Confermata la chiusura del mercato tutelato il primo gennaio 2023 per i clienti gas domestici e condomini e per l'energia elettrica delle microimprese.
Come passare dal mercato tutelato a quello libero?Lasciare il mercato tutelato sarà molto semplice: tutto ciò che dovrai fare è sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura con un fornitore del Mercato Libero. Non dovrai neppure comunicare all'attuale gestore del tutelato l'avvenuta disdetta del contratto, in quanto sarà il nuovo fornitore ad occuparsene.
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