Come si scioglie lo zafferano in polvere

Spoileriamo subito: se vi aspettate qualche formula magica sullo zafferano questo pezzo non fa per voi.
Non abbiamo incantesimi, però abbiamo tutte le risposte a quelle domande sull’uso dello zafferano in cucina che, di sicuro, vi siete posti almeno una volta nella vita.

Prima di svelarvi allora i nostri cinque trucchi serve però fare un’altra premessa. Il risultato, come sempre in cucina, ve lo dà soprattutto la qualità della materia prima. Se la materia prima è buona, salvo incorreggibili errori lo sarà anche il risultato.

Perciò, zafferano di qualità alla mano, ecco qualche tips per voi.

1) Come si utilizza lo zafferano in pistilli?
Lo zafferano in pistilli, al contrario di quello in polvere, va stemperato. Che significa? Che va messo e lasciato in infusione in acqua, 4/5 pistilli per persona (80 grammi di riso). L’acqua deve essere abbastanza calda, circa 60 gradi, e si deve lasciare in infusione almeno 30 minuti.
Dove sta il trucco? Più si lascia stemperare, meglio è. Lo stemperamento può durare anche una notte intera, basta mettere il contenitore con acqua e zafferano coperto in frigorifero, una volta che ha raggiunto la temperatura ambiente.
Attenzione però a non utilizzare troppa acqua per lo stemperamento. Allo zafferano non succede niente, ma potreste rischiare di annacquare la ricetta per la quale lo userete. Per ovviare a questo problema noi e TourDeFork abbiamo inventato lo strumento perfetto.

2) Quando devo aggiungere lo zafferano alla cottura?
Ok, abbiamo stemperato il nostro zafferano in pistilli – o abbiamo preparato la polvere –, e adesso quando lo uso. Il trucco, o potremmo dire addirittura la regola, è aggiungerlo a qualche minuto dalla fine cottura. Sempre, sia che stiate preparando un risotto alla milanese, un sugo o le verdure per il cous cous. Il perché è molto semplice: così si conservano tutte le sue proprietà, che rischierebbero invece di essere rovinate cucinandosi troppo a lungo.

3) Ma lo zafferano serve solo per il risotto giallo?
 
La risposta l’avrete già intuita: assolutamente no! Lo zafferano si sposa in maniera perfetta con il riso, ma questo – e lo ha detto perfino un grandissimo della cucina come Allan Bay – rischia anche di confinarlo in una sola ricetta. Con lo zafferano si possono realizzare menù dagli antipasti ai dolci, e noi di Zafferano del Cardinale difenderemo sempre la sua versatilità. :)

4) Parliamo di conservazione
Lo zafferano generalmente si acquista in piccole quantità – da 0.5 a 1 grammo a confezione – ma è vero anche che in cucina si utilizzano piccolissime quantità – con un grammo di zafferano in pistilli si realizzano circa 15 risotti.
Come e per quanto si può conservare? Il prodotto non tende a deteriorarsi, basta tenerlo in una confezione chiusa – non ermetica, semplice non all’aria aperta - in un luogo asciutto. Forse questo è un trucco un po’ banale, ma speriamo così di evitarvi la paura di dover mangiare risotti all’infinito per finire la confezione aperta. 

5) Un risotto giallo giallo giallissimo
Premesso che, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, non è l’intensità del colore a fare un risotto buono o no, se volete ottenere un super effetto wow anche a livello cromatico abbiamo la tip giusta per voi: potete aggiungere un po’ di polvere oltre ai pistilli, che tende a colorare un po’ di più.

Se dopo aver letto il nostro articolo sei stato travolto dalla voglia di sperimentare,qui trovi tutti i nostri prodotti.

    Come utilizzare gli stimmi puri di zafferano dei Colli della Brianza, Milani.

    Utilizzare lo zafferano puro è semplicissimo, basta lasciarlo stemperare in acqua calda per 40/60 minuti. Se andate di fretta vi spieghiamo in 3 passaggi come usare lo zafferano in pistilli (o più correttamente stimmi) per le vostre ricette.

    Come usare gli stimmi di zafferano in cucina

    1. Mettete in una tazzina poca acqua molto calda e i vostri stimmi. Potete usare invece che acqua anche brodo o latte.
    2. Coprite e lasciate in infusione 40/60 minuti, vedrete l’acqua colorarsi di giallo intenso.
    3. Versate tutto nella vostra ricetta, se possibile a fine cottura per non far cuocere lo zafferano. Se non usate subito il vostro infuso potete conservarlo fino a 48 ore in frigorifero.

    Le dosi necessarie dipendono ovviamente dalla ricetta, per un buon risotto noi consigliamo 0,15 grammi per 4/6 persone (in base agli aromi che si vogliono conferire alla pietanza).

    Vi diamo qualche consiglio in pillole approfondendo l’utilizzo degli stimmi:

    • Non fate cuocere lo zafferano insieme alla vostra pietanza, molto meglio aggiungerlo a fine cottura per mantere il gusto al meglio.
    • Se avete tempo prolungate il periodo di infusione, ottimale è aspettare un paio d’ore perchè le proprietà organolettiche vengano rilasciate al meglio.
    • Potete stemperare lo zafferano direttamente in brodo caldo, non per forza in acqua… Se dovete fare un risotto alla milanese o un’altra ricetta che lo consente eviterete di annacquare il vostro piatto.
    • C’è chi dice anche che è l’infusione nel latte a sprigionare al meglio l’aroma dei pistilli di zafferano. Se ad esempio dovete fare un sughetto panna e zafferano o una crema allora è il latte la soluzione migliore per usare i vostri stimmi.
    • Siccome l’infusione dura un’oretta l’ideale sarebbe tenere calda l’acqua in cui stemperiamo i pistilli sempre calda e mai bollente. Potete tenere la tazzina a bagnomaria in acqua calda, attenzione però a non portare in ebollizione.
    • Quando l’infuso è pronto versatelo tutto, pistilli compresi. Oltre all’aroma darete un valore aggiunto anche esteticamente al vostro piatto con il rosso degli stimmi.
    • Se volete dimezzare il tempo di infusione potete polverizzare lo zafferano, in questo caso basteranno 20 minuti. Nelle istruzioni dettagliate vi spieghiamo meglio come fare lo zafferano in polvere a partire dagli stimmi.
    • Il vostro infuso di zafferano così preparato è pronto all’uso, si conserva fino a 48 ore. Tenetelo in frigorifero.

    Adesso dovreste saperne abbastanza su come usare lo zafferano puro; siete pronti per cucinare le vostre ricette. Ma se avete ancora qualche perplessità e un po’ di tempo da perdere potete leggervi anche le nostre istruzioni dettagliate su come usare gli stimmi di zafferano.

    Se non dovete usare immediatamente lo zafferano e volete conservare la spezia preservando l’aroma scoprite come si conserva lo zafferano.

    NB: molti chiamano pistilli i tre filini rossi di zafferano, bisogna precisare che il termine corretto è stimmi o stigmi.

    La “giusta dose” per cucinare lo zafferano in stimmi Milani

    Zafferano Milani è disponibile nella confezione “GIUSTA DOSE” pratica e veloce mantenendo la sua eleganza.

    Al suo interno ogni bustina da 0,15g pronta all’uso per 4/6 persone (in base agli aromi che si vogliono conferire alla pietanza).

    Lo zafferano puro in stimmi dei Colli della Brianza Milani è certamente più saporito di quello industriale.

    Per altri piatti complessi dosare a piacere in base a quanto aroma di zafferano si vuole conferire, tenete conto che si tratta di una spezia molto saporita e che pochi stimmi bastano a insaporire un piatto o a dare un profumo.

    Come ogni cosa esagerare può far male; lo zafferano è un vero e proprio concentrato di qualità nutritive: si consiglia di non consumare oltre 1,5 grammi di zafferano al giorno.

    Come si scioglie lo zafferano in polvere

    Come conservare lo zafferano, e per quanto tempo.

    Lo zafferano, puro in stimmi, deve essere conservato in un luogo buio, fresco ed asciutto, entro 2 anni dalla data di raccolta, per preservare la qualità e l’aroma della spezia.

    Il modo migliore per conservare lo zafferano è quello di tenerlo al riparo da fonti di calore, dalla luce ed in particolare dall’umidità, altrimenti la spezia perderà l’aroma e le sue proprietà nutritive.

    Per conservare al meglio la spezia, utilizzare un recipiente di vetro con tappo di sughero, così lo zafferano si manterrà tranquillamente anche per tre o quattro anni, in quanto gli stimmi vengono essiccati (tecnica che permette al prodotto una scadenza più lunga).

    Il consiglio è quello di non conservarlo oltre i due anni, in quanto lo zafferano col tempo matura e sviluppa un sapore amaro per effetto della pirocrocina.

    L’aroma migliore lo si raggiunge dopo tre mesi dall’essicazione.

    Lo zafferano si raccoglie una volta all’anno, tra ottobre e novembre e a dicembre è pronto per essere venduto. Acquistare lo zafferano Milani vuol dire comprare una spezia raccolta, essiccata e confezionata da meno di un anno e averla quindi al meglio delle sue qualità organolettiche.

    Come sciogliere zafferano in polvere?

    Lo zafferano in polvere è decisamente pratico. Per usarlo in cucina basterà sciogliere la polvere in poca acqua tiepida da aggiungere in fase di cottura o di preparazione degli impasti, se lavoriamo su dolci o panificati.

    Quanta acqua per sciogliere lo zafferano?

    Non esagerate con la quantità di liquido, ve ne basteranno circa 40 ml (una tazzina) e prestate attenzione anche alla temperatura dell'infusione che non deve essere eccessiva. Lasciare rinvenire i pistilli di zafferano in acqua significa permettere al suo aroma e al suo intenso colore di sprigionarsi.

    Come usare lo zafferano secco?

    Come usare gli stimmi di zafferano in cucina: Mettete gli stimmi in una tazzina insieme ad acqua molto calda. Potete anche usare latte o brodo. Lasciate in infusione per 40/60 minuti coprendo la tazzina. Versate il preparato nella vostra ricetta, meglio a fine cottura, per non far cuocere lo zafferano.

    Come rinvenire lo zafferano?

    Mettete in una tazzina poca acqua molto calda e i vostri stimmi. Potete usare invece che acqua anche brodo o latte. Coprite e lasciate in infusione 40/60 minuti, vedrete l'acqua colorarsi di giallo intenso. Versate tutto nella vostra ricetta, se possibile a fine cottura per non far cuocere lo zafferano.