Come capire se si è stirato un muscolo

  • Introduzione
  • Cause
  • Sintomi
  • Tempi di recupero
  • Diagnosi
  • Cura e rimedi
  • Prevenzione

Introduzione

Lo stiramento muscolare, anche conosciuto in termini meno moderni come “elongazione”, è una lesione a carico del sistema muscolo-scheletrico dovuta ad un eccessivo allungamento delle fibre nel corso di un movimento.

Tra le principali patologie del muscolo lo stiramento può essere considerato di gravità intermedia tra lo strappo – da cui si differenzia per l’effettiva soluzione di continuità del fascio – e la contrattura, dove è mantenuta l’integrità strutturale delle fibre ma si ha una contrazione spasmodica di natura protettiva.

Alcune sedi sono più frequentemente affette da stiramento muscolare rispetto ad altre. I muscoli che risultano più suscettibili in particolare sono:

  • Muscoli dorsali (soprattutto nella zona sacrale e lombare)
  • Muscoli del petto
  • Muscoli dell’addome
  • Muscoli del collo
  • Muscoli del cingolo scapolare
  • Muscoli della coscia
  • Muscoli della gamba

Come capire se si è stirato un muscolo

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Cause

L’unità muscolare può essere immaginata come un filo elastico che tiene insieme due punti tra loro lontani (i punti di inserzione del muscolo); quando il muscolo si contrae avvicina i due punti e, viceversa, quando si rilassa i capi si allontanano.

Come capire se si è stirato un muscolo

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Nel muscolo sano esiste un equilibrio che tende a mantenere il giusto rapporto tra la contrazione ed il rilassamento; lo stiramento si verifica quando tale rapporto viene alterato determinando uno sfiancamento delle fibre, che tuttavia non arriva fino al punto di rottura (in questo si differenzia dallo strappo muscolare, dove invece vi è soluzione di continuità). Tale fenomeno è particolarmente frequente in condizioni di affaticamento eccessivo oppure di sforzo fisico prolungato.

Nonostante chiunque e in qualsiasi momento possa sviluppare uno stiramento, si tratta di un infortunio muscolare di gran lunga più frequente negli atleti; tra i principali fattori di rischio si annoverano

  • Inadeguata durata e tipo di riscaldamento pre-allenamento
  • Preparazione atletica insufficiente rispetto allo sforzo effettuato
  • Esecuzione di movimenti particolarmente bruschi o veloci
  • Problematiche di natura articolare
  • Squilibri posturali o dell’equilibrio
  • Micro-traumatismi ripetuti
  • Adozione di calzature o di abbigliamento non consono
  • Insufficiente durata del periodo di recupero tra un allenamento e l’altro

Il sintomo chiave e più tipico dello stiramento muscolare consiste in un dolore acuto percepito a livello della zona interessata dalla lesione, talvolta associato a spasmi, ma che in quasi nessun caso determina una perdita funzionale completa (nonostante sia comunque raccomandata la sospensione dell’attività scatenante).

Tra i sintomi che più spesso accompagnano il dolore si segnala:

  • Edema nei tessuti vicini al muscolo (gonfiore)
  • Arrossamento
  • Formazione di ematoma
  • Limitazione funzionale (difficoltà di movimento)
  • Deficit di forza (debolezza)
  • Aumentata rigidità muscolare
  • Senso di indolenzimento

Tempi di recupero

Il tempo di recupero è ampiamente variabile in rapporto alla gravità dello stiramento, ma indicativamente quantificabile in circa 2-3 settimane, soprattutto quando si ha avuto l’accortezza di interrompere immediatamente l’attività sportiva a seguito del gesto che ha determinato l’infortunio.

Diagnosi

I sintomi dello stiramento muscolare sono abbastanza caratteristici e per questo facilmente riconoscibili, tuttavia la loro relativa aspecificità può rendere complessa o quantomeno non immediata la diagnosi differenziale con altre patologie muscolari di origine traumatica, ad esempio come distinguere una contrattura grave da uno strappo di primo grado?

L’unica risposta concreta può essere fornita dal Medico curante che, attraverso l’esame obiettivo e la ricostruzione anamnestica del trauma, può fare diagnosi in maniera accurata. Qualora il dolore sia assolutamente insopportabile può essere consigliabile rivolgersi al Pronto Soccorso al fine di escludere lesioni severe o danni all’apparato scheletrico (come fratture o distorsioni).

Nel caso in cui persistano dubbi diagnostici anche dopo l’esame obiettivo (visita medica) è possibile ricorrere ad accertamenti mediante esami di imaging, in questo senso l’ecografia è tipicamente più che sufficiente.

Cura e rimedi

Il trattamento degli stiramenti muscolari inizia con la sospensione dell’attività scatenante, che deve essere il più precoce possibile nonostante il dolore in prima istanza risulti relativamente sopportabile e per questo il gesto atletico venga compromesso solo parzialmente. Se ciò da un lato facilita la guarigione, dall’altro evita di aggravare il danno o predisporre a recidive.

È poi possibile adottare alcuni percorsi ausiliari che potenzialmente aiutano e velocizzano il recupero.

Trattamenti di natura pratica

  • Applicazione di ghiaccio sopra la lesione anche per diversi giorni dopo l’evento acuto utilizzando tecniche quali
    • Impacchi
    • Spray
    • Borsa del ghiaccio
  • Compressione della lesione con fasciatura o bendaggio funzionale
  • Elevazione della lesione al fine di evitare la formazione di essudato
  • Utilizzare in fase iniziale di recupero supporti di ausilio al movimento come stampelle o tutori

Trattamenti medici

Esistono numerosi possibili approcci fisioterapici prescritti dal medico specialista, in genere ortopedico, al fine di accorciare i tempi di recupero; seppure non sempre avvalorate da un’adeguata letteratura scientifica (per qualità/quantità), le tecniche più comunemente utilizzate sono

  • Fisioterapia – basata su una combinazione di tecniche di massaggio, manovre meccaniche ed esercizi riabilitativi mirati al fine di ridurre la tensione muscolare
  • Terapia a ultrasuoni – basata sull’emissione di onde ad elevate frequenze che determinerebbero una dilatazione dei capillari e velocizzerebbero il riassorbimento dell’edema
  • Laserterapia – basata sull’energia del laser che stimolerebbe il drenaggio dell’edema
  • Tecarterapia – utilizza un condensatore per favorire il ripristino dell’integrità tissutale
  • Stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS) – potrebbe ridurre il dolore attraverso il rilascio di scariche elettriche controllate
  • Taping elastico – utilizza la trazione degli elastici per sostenere i tessuti interessati
  • Agopuntura – utilizza micro-iniezioni di soluzione fisiologica per favorire il rilassamento del muscolo.

Trattamenti farmacologici

La terapia farmacologica può essere prescritta dal Medico curante qualora la sintomatologia dolorosa diventi poco tollerabile. Vengono di solito impegnati principi attivi a base di:

  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), in formulazione orale o topica; i principi attivi più utilizzati sono:
    • Diclofenac
    • Ibuprofene
    • Ketoprofene
    • Paracetamolo (Tachipirina®), un farmaco antidolorifico con trascurabile effetto antinfiammatorio non strettamente appartenente alla classe dei FANS
  • Farmaci miorilassanti che agiscono sul tono della muscolatura

Prevenzione

La prevenzione delle lesioni traumatiche dell’apparato muscolare passa per semplici accortezze che è sufficiente tenere presente quando si inizia un percorso di allenamento impegnativo:

  1. Iniziare le attività con un riscaldamento adeguato e con esercizi specifici rispetto ai gruppi muscolari coinvolti
  2. Non sottovalutare l’importanza dello stretching, che può aiutare a migliorare notevolmente la propria elasticità muscolare e in generale tutto l’arco di movimento
  3. Utilizzare abbigliamento e calzature adatti allo sport praticato
  4. Conoscere e rispettare i propri limiti
  5. Non trascurare i tempi di recupero

A cura del Dr. Marco Cantele

Articoli ed approfondimenti

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Come capire se mi sono stirato o strappo?

In genere, però, lo stiramento causa un dolore acuto e improvviso ma sopportabile, che permette di continuare l'attività fisica. Lo strappo può invece bloccare completamente il muscolo, e in sua presenza si possono formare ematomi anche molto estesi.

Quanto dura uno stiramento muscolare?

Lo stiramento muscolare guarisce nel giro di 2-3 settimane di riposo; è utile applicare impacchi di ghiaccio per i primi giorni e bendaggi compressivi. Eventualmente il medico può prescrivere una terapia antinfiammatoria ed un'ecografia può risultare utile.

Cosa fare se ho un muscolo stirato?

Ghiaccio: sotto forma di impacchi da applicare nella zona infiammata. Compressione: utile nell'applicazione dell'impacco e anche sotto forma di fasciatura. Elevazione: se possibile, il muscolo stirato dovrebbe essere tenuto al di sopra del livello del cuore per facilitare il ritorno venoso.

Come capire se si ha una contrattura?

Il sintomo principale che aiuta a identificare la presenza di una contrattura è l'ipertonia del muscolo: solitamente si avverte anche tramite una semplice palpazione, che permette di riconoscere al tatto i cosiddetti punti trigger, ossia quelli che – se toccati – provocano dolore.