Il Bitest è il più importante metodo non invasivo di screening delle anomalie cromosomiche. Prevede 2 passaggi: un'ecografia e un esame del sangue. 30 Agosto 2022 Approfondimenti Il Bitest è il più importante metodo non invasivo di screening del I° trimestre e ha la finalità di calcolare il rischio che il feto sia affetto dalle più comuni anomalie cromosomiche. Il BitestSi tratta di un esame combinato, in cui il rischio viene calcolato sulla base:
Il Bi-test prevede due passaggi:
Il Bitest non provoca danni né al feto né alla madre: è indolore e ha una durata media compresa tra i 20 e i 40 minuti. Quando effettuata per via transvaginale, l’ecografia per la translucenza nucale può provare leggeri fastidi, comunque sopportabili. L’ecografia per via transvaginale viene, ad ogni modo, effettuata solo quando l’esame per via transaddominale presenti dei limiti come nei casi di pazienti obese, in cui la corretta visualizzazione del feto viene ostacolata dall’adipe in eccesso o di feti in posizione particolarmente sfavorevole. Translucenza nucale e bitestUno dei parametri valutati durante l’ecografia è la translucenza nucale (NT), ovvero lo spazio dietro la nuca del feto: tale parametro è molto importante nella valutazione del rischio globale. Il bitest permette dunque sia di stimare il rischio che il bambino sia affetto da trisomia:
sia di effettuare una valutazione dell’anatomia fetale precoce attraverso l’esecuzione dell’ecografia ad epoca gestazionale adeguata. L’ecografia si effettua con gli ultrasuoni, impercettibili all'orecchio umano e assolutamente innocui per il feto e per la madre. Tra le 10 e le 14 settimane tutti i feti presentano un accumulo di fluido nella zona dietro la nuca, che poi tende a riassorbirsi dopo la 14esima settimana nei feti euploidi, ovvero con un patrimonio genetico “normale”. Lo spessore di questo accumulo di fluido, chiamato translucenza nucale, dipende dall’epoca gestazionale ed è direttamente correlato con l’aumento del rischio di patologie genetiche del feto. Il valore della translucenza nucale infatti è aumentato in presenza di alcune anomalie cromosomiche: per tale motivo in presenza di valori definiti “patologici” della translucenza nucale è mandatorio offrire alla paziente la possibilità di eseguire un test invasivo:
È importante sottolineare che il bitest è un test di screening e non diagnostico ovvero definisce delle classi di rischio, basso e alto rischio, con una sensibilità molto elevata, ma non consente di fornire una vera e propria diagnosi. Quando il bitest risulta a basso rischio significa che quel feto ha una possibilità molto bassa di avere un’anomalia cromosomica. Allo stesso modo quando il bitest risulta ad alto rischio esprime una possibilità aumentata che quel feto sia affetto da una patologia genetica, ma non si tratta di una diagnosi certa. Il prelievo di sangue materno (duotest)La translucenza nucale da sola è indicativa di alto rischio solo ed esclusivamente in presenza di valori particolarmente elevati. In tutti gli altri casi, ovvero nella maggior parte delle gravidanze, l’informazione derivante dall’ecografia deve essere combinata alla valutazione tramite prelievo ematico della gonadotropina corionical, β-hCG, un ormone prodotto dall’embrione e della PAPP-A, proteina plasmatica A associata alla gravidanza. I risultati del bitestIn alcune patologie, come ad esempio nella sindrome di Down, è possibile avere:
In questi casi il calcolo del rischio combinato risulterà in un alto rischio anche se la translucenza è normale. Per tale motivo, nel bitest in gravidanza, è molto importante combinare i dati ecografici e quelli ormonali al fine di ottenere un profilo di rischio affidabile, con una percentuale di accuratezza che arriva fino al 96% per la trisomia 21. Nei casi risultanti ad alto rischio alla paziente viene offerta la possibilità di eseguire una diagnosi prenatale invasiva tramite villocentesi o amniocentesi. Ti potrebbe interessare anche17 Novembre 2022 Approfondimenti Salpingectomia: la rimozione chirurgica delle tube di FalloppioLa salpingectomia è la rimozione di una o di entrambe le tube di Falloppio: indicazioni, intervento e la ricerca di un... 15 Novembre 2022 Approfondimenti Prolasso uterino: cause, sintomi, complicanze e cureIl prolasso uterino è la “discesa” dell’utero nel canale vaginale. Un'analisi di sintomi, cause, complicanze e d... 14 Novembre 2022 Approfondimenti Terapia del dolore: differenze tra paziente oncologico e dolore cronico e percorso di cureLa terapia del dolore migliora la qualità di vita dei pazienti affetti da dolore cronico oncologico e non: ecco il per... 11 Novembre 2022 Approfondimenti Onde d’urto radiali: cosa sono, differenza con le focali e durata di una sedutaLe onde d'urto radiali si espandono in superficie per la cura di muscoli e tendini: un'analisi delle indicazioni, della... 10 Novembre 2022 Approfondimenti L’Urea Breath TestL’Urea Breath Test è un semplice esame di 30 minuti, utile per la diagnosi di infezione da Helicobacter pylori che p... 8 Novembre 2022 Approfondimenti La bartolinite: sintomi, cause e percorso terapeuticoLa bartolinite è l’infiammazione delle ghiandole di Bartolini che permettono la lubrificazione vaginale durante i ra... 4 Novembre 2022 Approfondimenti Lussazione della clavicola: gradi, sintomi, cause, percorso di cure e riabilitazioneLa lussazione della clavicola è un trauma che implica il distaccamento della clavicola dall’acromion: un'analisi dei... 3 Novembre 2022 Approfondimenti La sostituzione della valvola aortica (o la sua riparazione)La sostituzione della valvola aortica è la prima opzione per la valvulopatia aortica: durata, postoperatorio, tempi di... 1 Novembre 2022 Approfondimenti L’holter: che cos’è, quando farlo e cosa non fare durante l’elettrocardiogramma dinamicoL'elettrecardiogramma Holter viene utilizzato per individuare anomalie cardiache aritmiche o ischemiche: come si esegue... 31 Ottobre 2022 Approfondimenti Tremore: tipologie, cause, diagnosi e percorso di cureIl tremore provoca uno scuotimento involontario di una o più parti del corpo: un'analisi delle tipologie, delle cause,... A quale settimana fare Bitest?Come si effettua il bi-test? Questo esame consiste in un semplice prelievo del sangue e quindi non necessita di particolare preparazione. Non è necessario essere a digiuno e si consiglia di eseguirlo tra le 9 e le 11 settimane di gravidanza.
Cosa NON fare prima del Bitest?Preparazione. Il bi test viene prescritto dal medico specialista di settore (ginecologo o genetista medico). Prima del prelievo di sangue, non è necessario il digiuno, mentre per la translucenza nucale può essere richiesto di avere la vescica piena al momento dell'esecuzione dell'ecografia.
Come si fa il Bitest in gravidanza?È un esame non invasivo. Al momento dell'ecografia ostetrica (translucenza nucale), si esegue un semplice prelievo del sangue materno, al fine di valutare la presenza di due ormoni: free beta-hCG (frazione libera della gonadotropina corionica) e PAPP-A (proteina A plasmatica associata alla gravidanza).
Quanto costa il ticket per il Bitest?Mentre la Traslucenza nucale è esente da ticket in quanto viene inserita come ecografia del primo trimestre, il Bi-Test prevede invece il pagamento di 50 euro e va prescritta dal Medico di Medicina Generale o dai medici Consultoriali o Ospedalieri: il Bi-Test non è inserito all'interno delle prestazioni inserite all' ...
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