Il parmigiano si può mangiare con la diarrea

Il parmigiano si può mangiare con la diarrea

Le intolleranze sono un problema poco riconosciuto ma piuttosto frequente. Dipendono da molti fattori di interazione tra intestino e cibo: caratteristiche fisiche dell’intestino, tipici del singolo cibo, legati alle caratteristiche del microbiota intestinale. In ogni caso producono infiammazione, cioè una risposta immunitaria “esagerata” e dannosa.

Nell’intestino infiammato le connessioni tra le cellule superficiali si possono rompere lasciando penetrare nel corpo sostanze indigerite che, a loro volta, possono provocare una reazione immunitaria e quindi nuova infiammazione. Altre volte è il cibo stesso a scatenare direttamente una risposta infiammatoria perché parte delle proteine che lo compongono vengono riconosciute dal sistema immunitario come pericolose e quindi attaccate. Infine quello che mangiamo può “coltivare” una particolare popolazione di microbi intestinali (microbiota) che, modificando il nostro equilibrio microbico individuale e facendolo percepire dal sistema immunitario come pericoloso, può scatenare anch’essa infiammazione.

In molte di queste situazioni sono coinvolti il latte ed i suoi derivati. Certamente una delle cause è nella quantità e qualità delle proteine del latte; altre volte, potenzialmente in quasi la metà della popolazione adulta, il problema è la presenza del lattosio che genera un’intolleranze caratteristica, legata all’assenza degli enzimi che lo possono digerire.

Altra causa importante di problemi è la fermentazione cui sono sottoposti i formaggi (che è ciò che li trasforma in quello che apprezziamo): a seconda della zona, quindi del tipo di formaggio, si differenziano infatti per i tipi di microbi che li modificano e quindi che portano con sè.

I cibi fermentati sono una buona fonte di microbi per il nostro intestino, ma non sempre questo va bene. Negli intolleranti gli equilibri microbici intestinali sono spesso alterati (disbiosi) ed i microbi dei formaggi il più delle volte non sono adeguati a farci stare meglio.

Il parmigiano, se di buona qualità, ha due caratteristiche importanti che lo rendono probabilmente il formaggio più tollerato in assoluto, e quindi una buona fonte di proteine di ottima qualità oltre che di calcio.

Il suo processo di stagionatura è abbastanza lungo da eliminare completamente il lattosio: è quindi utilizzabile da tutti quelli che hanno questo genere di intolleranza.

Meno noto è che nelle forme molto stagionate, dopo i 24 /30 mesi, scompare praticamente tutta la popolazione microbica che produce la fermentazione. L’unico microorganismo che rimane è il lactobacillus reuteri, di cui è una buona fonte, che oggi è componente di molti integratori di probiotici in commercio perché utile nelle coliche del lattante, della dissenteria ed in generale in tutte le disbiosi intestinali.

Il parmigiano reggiano ben stagionato, quindi, è davvero un formaggio diverso e ben tollerato.

  • l'alimentazione in caso di diarrea
  • i cibi da evitare
  • i liquidi nella diarrea
  • i cibi consentiti
  • lo yogurt nella diarrea
  • la dieta per la diarrea nei bambini

La dieta nella diarrea può essere un'arma molto efficace. Questo sintomo, come indicato nell'articolo sulla diarrea, nella maggior parte dei casi è transitorio e non ha alcun significato patologico, ma può anche essere legato a disturbi potenzialmente gravi. In caso di diarrea frequente, quindi è sempre bene rivolgersi ad un medico.

La diarrea consiste in un aumento della massa fecale  e del suo contenuto idrico, con conseguente aumento della frequenza delle evacuazioni e riduzione della consistenza delle feci, che risultano più liquide.  

Le cause possono essere molteplici, fra cui il malassorbimento di carboidrati, che porta ad un aumento della produzione di composti osmoticamente attivi da parte dei batteri intestinali. Si ha di conseguenza il richiamo di acqua nel lume intestinale. Questo malassorbimento è dovuto o all'assunzione di polioli, come mannitolo e sorbitolo, oppure di lattosio o oligosaccaridi scarsamente assorbiti a livello intestinale a causa di carenze enzimatiche o dei meccanismo di trasporto di queste molecole. 

Altre cause della diarrea possono essere patologie infiammatorie intestinali, come il morbo di Chron e la rettocolite ulcerosa, ma anche altre patologie intestinali, come la sindrome dell'intestino irritabile. Alcune infezioni virali e batteriche possono comportare episodi di diarrea in alcuni casi anche molto gravi. 

L'alimentazione in caso di diarrea

La dieta per la diarrea ha lo scopo di ridurre questo sintomo, diminuendo la frequenza delle scariche e possibilmente accorciando la durata del periodo di malessere. Si segue un'alimentazione apposita per tutto il tempo in cui persistono queste manifestazioni. 

L'apporto calorico e la distribuzione percentuale dei macronutrienti nella dieta non variano rispetto alle condizioni normali. Pertanto l'inizio di una dieta ipocalorica durante la diarrea è possibile, ma deve tenere conto degli accorgimenti tipici utili per far fronte a questa condizione. 

D'altra parte, delle manifestazioni sgradevoli, come gonfiore e diarrea, si possono avere all'inzio di una dieta, specie se sbilanciata verso l'eccesso di fibre. 

L'alimentazione nella diarrea dovrebbe prevedere pasti piccoli e frequenti, evitando le porzioni troppo abbondanti, al fine di evitare il sovraccarico dello stomaco, e alimenti non troppo freddi o troppo caldi.

I cibi da evitare

Uno dei maggiori comportamenti alimentari da evitare è quello di assumere cibi che potrebbero incrementare l'effetto osmotico e il volume delle feci

Di conseguenza, è bene evitare cibi ricchi di fibre vegetali (in particolare cellulosa, emicellulosa), come cereali integrali, frutta e verdura. Per lo stesso motivo, bisognerebbe evitare anche gli oligosaccaridi come inulina, mannosani e pentosani, che sono contenuti nei legumi secchi. 

Astenersi anche dal consumo di polioli, che possono avere effetto lassativo, e si trovano, in alcune bevande, nelle caramelle e in alcuni dolci in genere, oltre che in alcuni frutti come le mele, le albicocche e le ciligie. 

Altri cibi da evitare sono quelli grassi, come le carni grasse, i fritti e gli affettati in genere, ma anche gli alcolici e le bevande contenenti caffeina.

I cibi contenenti lattosio, come latte e derivati, potrebbero non essere digeriti in seguito alla riduzione dell'enzima lattasi che può conseguire alla diarrea. Di conseguenza, potrebbero avere un effetto lassativo. 

Altri cibi che richiamano acqua nel lume intestinale sono gli zuccheri, da evitare quindi in presenza di diarrea. Quindi evitare dolci e bevande zuccherate

I liquidi nella diarrea

Il parmigiano si può mangiare con la diarrea

Il reintegro dei liquidi persi durante la diarrea è essenziale per sopperire, non solo alla perdita di acqua, ma anche alla perdita di sali minerali. Questo evita la disidratazione che, sopratutto nei paesi in via di sviluppo, causa la morte, in particolare nei bambini malnutriti e con basse difese immunitarie. 

I cibi consentiti 

Ci sono dei cibi che sono molto utili nel contenimento della diarrea come, ad esempio, i cibi e le bevande ricche di sodio e potassio, come alcune bevande apposite e le banane. Altri cibi utili a questo scopo sono lo yogurt, il riso, le carni magre.

Anche i formaggi stagionati, come il Grana Padano e il Parmiggiano Reggiano, possono essere assunti nella diarrea, per il loro basso o nullo contenuto di lattosio e l'alto contenuto di minerali, che contribuiscono a reintegrare. 

I cibi astringenti per la diarrea sono quegli alimenti comunemente così definiti, che aumentano la consistenza delle feci perchè assorbono acqua. Questi sono in particolare gli alimenti amidacei, come il riso brillato e le patate. 

Diversi studi dimostrano che una dieta addizionata con pectine e banane verdi può essere utile nell'alimentazione durante la diarrea, in particolare nei bambini. Questo è dovuto al fatto che le pectine e le fibre contenuti nella banana verde portano alla produzione, da parte dei batteri intestinali, di acidi grassi a catena corta che hanno un effetto benefico sulla mucosa intestinale e sulla sua permeabilità, portando ad un effetto antidiarroico. Al contrario, nonostante il suo contenuto di pectina, la marmellata durante la diarrea è sconsigliata per il suo alto contenuto di zuccheri. 

Lo yogurt nella diarrea

Lo yogurt, così come tutti i prodotti alimentari contenenti probiotici, hanno un effetto positivo sul ripristino della microflora intestinale. I probiotici sono batteri che hanno effetti benefici sul'organismo e che si trovano in integratori appositi o in alimenti che li contengono, come lo yogurt. 

Nel 2010, un gruppo di ricercatori ha riunito in un unico lavoro, diversi studi clinici fatti su pazienti con diarrea, specialmente bambini. Da questi risultati, è stato visto che i probiotici hanno l'effetto di ridurre la durata della diarrea acuta e la frequenza di quella persistente.

Ciò che non è ancora certo è il ruolo dei probiotici nella prevenzione della diarrea ed inoltre rimane da stabilire in quali quantità e che tipo di batteri probitici abbiamo una reale efficacia in tal senso. 

Il consumo regolare di yogurt è sicuramente positivo, ma non va intepretato come unica cura alla diarrea. 

Un'ultima attenzione va rivolta alla presenza di lattosio nello yogurt. In caso di diarrea sarebbe bene sostituirlo con altri tipi di latte fermentato e yogurt privi di lattosio. 

La dieta per la diarrea nei bambini

La diarrea può essere molto pericolosa nei bambini, in quanto può indurre una severa disidratazione, specie se parliamo dei paesi in via di sviluppo. 

Uno studio pubblicato nel 2018 afferma che risulta importante la deidratazione, che può avvenire per via orale in caso di leggera o moderata disidratazione, attraverso soluzioni orali ipotoniche. Nei casi più gravi sono necessari dei preparati iniettati per via endovenosa. In alcuni casi di diarrea acuta di origine infettiva è necessaria un'integrazione di Zinco.

I probiotici sono raccomandati nel trattamento della diarrea acuta dei bambini, in particolare il S. Boulardii, un lievito, e il L. Rhamnus, un batterio.

Per il resto, nella dieta per i bambini valgono gli stessi principi e consigli impartiti agli adulti.

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Che formaggi si possono mangiare con la diarrea?

formaggi freschi, non fermentati (crescenza, mozzarella, robiola) uova in camicia o sode. bresaola, prosciutto sgrassato (cotto o crudo) carote, lattuga, patate, spinaci (meglio verdure cotte)

Come condire la pasta in caso di diarrea?

Inoltre, la pasta e il riso, che ha notevoli proprietà astringenti, vanno conditi soltanto con olio EVO, parmigiano e sugo di pomodoro: solo successivamente e in presenza di sensibili miglioramenti, è possibile integrare i condimenti con un ragù a base di carne magra senza soffritto.

Quali alimenti fanno indurire le feci?

Da prediligere una dieta ricca di alimenti con qualità astringenti o in grado di rendere più solide le feci, per esempio riso, mele e carote crude, patate lesse…

Quali sono gli alimenti che stringono?

Secondariamente, grazie alla loro capacità assorbente, esercitano un'azione astringente intestinale anche i cibi amidacei poveri d'acqua e a bassissimo residuo di fibre; alcuni esempi sono patate lesse, cereali raffinati (come il riso brillato), amidi isolati (come quello di riso, la maizena, la frumina, la tapioca) ...