Versare 2000 euro in contanti in banca

Economia

18 Febbraio 2022 - 13:10

L'emendamento al Milleproroghe punta a consentire l'uso di banconote per i pagamenti fino a 2000 euro, superando il limite attuale di 1000 euro. Restano possibili i versamenti e i prelievi in banca che superano la soglia

Versare 2000 euro in contanti in banca

Il centrodestra punta a innalzare il limite all'uso del contante da mille a 2mila euro. Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno votato un emendamento al decreto Milleproroghe per rinviare al 2023 il divieto di pagamenti in cash superiori ai mille euro, in vigore da gennaio di quest'anno. Con questa mossa, il centrodestra prova quindi a mantenere anche per il 2022 il limite precedente, fissato appunto a 2mila euro. L'ultima parola sull'uso del contante spetterà all'Aula. Ma cosa cambierebbe per i consumatori se il limite venisse innalzato?

Innanzitutto, si potrebbe fare un prestito in contanti ai figli fino a 2mila euro (1999,99, per la precisione). Oppure comprare con banconote uno scooter, sempre che la somma sia inferiore al limite previsto, o, ancora, pagare cash per il lavoro di un artigiano. Per le operazioni fatte al bancomat, invece, non cambia nulla. Infatti, il divieto all'utilizzo dei contanti non si applica ai versamenti e ai prelievi in banca. Queste sono operazioni che non comportano un passaggio di denaro tra due o più persone. A essere coinvolto è soltanto il titolare del conto corrente che decide di prelevare o di depositare. Sarebbe perfettamente lecito, quindi, ritirare al bancomat 2500 euro. Quello che non si può fare è usarli tutti insieme per comprare una televisione o per pagare l'idraulico. La stesso vale per i versamenti. Si potrà perciò depositare una cifra superiore a 2000 euro in contanti. É consentito, inoltre, fare un pagamento che supera il limite stabilito dalla legge utilizzando sia il cash sia il Pos, o un altro mezzo elettronico. L'importante è non superare il tetto previsto per la parte pagata in contanti.

Come detto, bisogna aspettare ancora il via libera della Camera perché il limite dei mille euro venga elevato, almeno per quest'anno. E all'esame dell'Aula saranno sottoposte anche le sanzioni in caso di violazione. Fino all'anno scorso, con il limite a 1999,99 euro, la multa era fissata a 2mila euro. Con il tesso a 999,99 euro, invece, la sanzione minima è di mille euro. É probabile che, raddopiando il limite ai contanti, si raddoppi anche l'ammontare della multa, come sottolinea il sito La legge per tutti. Diverso il discorso sulle sanzioni per i professionisti, o per chiunque non denunci eventuali irregolarità. In questo caso, infatti, la multa varia tra i 3mila e i 15mila euro.

Controlli Fisco,  PUBBLICATO: 14 settembre 10:12

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Fisco Conto corrente Agenzia delle Entrate

I controlli del Fisco nell'ultimo periodo sono aumentati, soprattutto contro l'evasione fiscale. Il conto corrente è centrale, perché gli enti preposti possono effettuare verifiche incrociate tra quanto dichiarato e quanto versato in banca. Ecco a cosa fare attenzione e quanto si può versare in contanti senza rischiare.

Il conto corrente è sempre più al centro dei controlli del Fisco, quando si sospetta il rischio evasione. Negli ultimi mesi le verifiche fiscali si sono intensificate, con l'obiettivo di contrastare l'evasione, ovvero il mancato pagamento delle tasse allo stato, sempre molto alta in Italia.

Il Fisco nell'ultimo periodo ha introdotto nuovi sistemi per monitorare eventuali situazioni anomale, come i software che agiscono a livello informatico incrociando i dati dei contribuenti, su quanto guadagnato e quanto effettivamente dichiarato. Il conto corrente quindi può facilmente essere soggetto a controlli.

Non tutti sanno che non esistono limiti ai versamenti in contanti che si possono effettuare presso la propria banca, sul conto corrente. Tuttavia c'è un limite preciso da conoscere per versamenti molto alti, al di sopra del quale per legge scattano controlli fiscali.

Quanto si può versare in contanti senza segnalazione

Talvolta si può incorrere in un errore comune, ovvero quello di scambiare il limite dei 2.000 euro di pagamento con quello del versamento dei contanti sul conto corrente. Nel primo caso si tratta di una soglia massima di legge oltre cui non è consentito pagare in contanti per acquistare un prodotto. Oltre questa soglia, si viene multati.

Diverso è il limite per il versamento dei contanti sul conto corrente, per cui esiste una soglia superata la quale per obbligo di legge la banca deve avvisare il Fisco per ulteriori controlli. Si parla della soglia di 10.000 euro. Anche se non vi è un tetto massimo per i versamenti, oltre questa somma il conto corrente viene di prassi controllato e scattano accertamenti fiscali.

Le verifiche del Fisco hanno l'obiettivo di individuare eventuali affari illeciti, lavoro nero o denaro soggetto a evasione fiscale. Tutte le somme percepite vanno per obbligo di legge dichiarate, e su di esse vengono applicate le tasse che ogni cittadino, lavoratore dipendente, autonomo o titolare di impresa, o pensionato, deve pagare.

Inoltre, con il superalgoritmo del Fisco, ci sono più controlli su conti, contanti e bonifici, per cui movimenti di denaro con somme molto elevate possono far insospettire gli enti preposti, come l'Agenzia delle Entrate.

Quanti soldi si possono versare in contanti sul conto corrente

Secondo la legge italiana, come visto sopra, superati i 10.000 euro di versamenti in contanti su un conto corrente, scattano in automatico i controlli del Fisco. Tuttavia ciò non vuol dire che c'è un divieto assoluto di versare più di questa somma. Tuttavia tieni in considerazione che tale versamento deve essere motivato, ovvero non si deve trattare di denaro non dichiarato.

Sul proprio conto corrente, salvo i limiti istituiti da ciascuna banca per ciò che riguarda i prelievi giornalieri allo sportello, è possibile movimentare il denaro come più si desidera. Tieni presente che la scelta migliore per evitare controlli fiscali o per dimostrare di essere in regola è quella di motivare, in modo veritiero, ogni movimento.

Per esempio questo concetto si può applicare anche nel caso dei bonifici: inserendo una causale si possono evitare controlli fiscali. Per fare un esempio, se i genitori versano una grande somma di denaro al figlio per aiutarlo nell'acquisto di una casa, nella causale del bonifico si può indicare che questo denaro è finalizzato a questo scopo, inserendo anche nome e cognome dell'intestatario, e specificando il bene da acquistare.

Nel caso del denaro contante, le cose potrebbero essere più complesse di così, perché solitamente il Fisco cerca di limitarne la circolazione, soprattutto perché questi soldi possono provenire da attività illecite o possono non essere stati dichiarati. Preferire sempre i bonifici al posto dell'uso del contante è la scelta migliore anche in questi casi.

Cosa succede se verso più di 1.000 euro

Facciamo un esempio pratico di ciò che si può fare tranquillamente, e cosa invece potrebbe far insospettire gli enti preposti. Versare più di 1.000 euro su un conto corrente è possibile, senza incorrere necessariamente nei controlli fiscali, tuttavia il denaro deve essere derivato da fonti lecite e dichiarate, su cui sono già state pagate le imposte.

Si può trattare per esempio di una parte del proprio stipendio, che è stata in un primo momento prelevata e accantonata in denaro, per poi essere versata insieme sul conto in banca. Oppure può trattarsi di un regalo di genitori o parenti: in questo caso è necessario che i soldi siano già stati dichiarati all'origine, da chi li ha regalati, che vi ha pagato le tasse.

In caso contrario, non solo si rischiano i controlli fiscali, ma si può anche incorrere in sanzioni di varia natura per evasione fiscale, o per una dichiarazione dei redditi non corretta. Se invece si procede a versare più di mille euro in contanti per il pagamento di un prodotto, al momento del suo acquisto, le cose cambiano.

Nel 2022 infatti è ancora possibile usare denaro in contante di questa cifra o superiore, fino al limite di 2.000 euro, per provvedere ad un pagamento. Va tenuto presente però che tale possibilità non sarà garantita per il 2023. Secondo le recenti decisioni infatti, dal prossimo anno si potrà pagare in contanti solo fino a 1.000 euro, superata questa soglia scatteranno delle multe.

Quanto si può versare in banca senza controlli?

Quanto si può versare in contanti senza segnalazione Diverso è il limite per il versamento dei contanti sul conto corrente, per cui esiste una soglia superata la quale per obbligo di legge la banca deve avvisare il Fisco per ulteriori controlli. Si parla della soglia di 10.000 euro.

Quanti contanti si possono versare in banca 2022?

Tetto al contante 2.000 euro: esclusi prelievi e versamenti si potrà ritirare allo sportello bancomat una cifra superiore a 1.000 euro (o meglio 999,99 euro), si potranno versare importi in contante superiori a 1.000 euro (o meglio 999,99 euro).

Quanti soldi si possono versare in banca?

In concreto, per tutti i prelievi o versamenti effettuati in contanti e che superano la soglia di 10mila euro mensili, la banca ha l'obbligo di inviare una segnalazione all'Uif, l'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia.

Cosa succede se verso più di 1000 euro?

Da tale soglia in poi, è necessario avvalersi di strumenti tracciabili come la carta di credito, il bancomat (carta di debito), bonifici, assegni non trasferibili, vaglia postali. Chi viola tali norme rischia una sanzione che va da 2.000 a 50.000 euro, applicabile sia a chi consegna il denaro, sia a chi lo riceve.