Senza cistifellea si possono riformare i calcoli

Senza cistifellea si possono riformare i calcoli

DOMANDA

Mi hanno operato alla cistifellea. Devo seguire delle attenzioni particolari a tavola?

Mi hanno operato alla cistifellea. Devo seguire delle attenzioni particolari a tavola?

Senza cistifellea si possono riformare i calcoli


RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

la colecisti, meglio nota come cistifellea, è un piccolo viscere che ha il compito di conservare la bile prodotta dal fegato e rilasciarla al momento dei pasti per favorire la digestione dei grassi.

SI PARLA DI

Si tratta di un organo importante, ma non vitale, per cui anche l'asportazione non compromette i normali processi digestivi.

I primi giorni post intervento saranno caratterizzati da alcune misure precauzioni per abituarsi al nuovo equilibrio.

Va detto che le tecniche chirurgiche utilizzate oggi permettono un rapido recupero che porta i pazienti a una ripresa delle normali funzionalità del tratto gastrointestinale in un tempo massimo di 10 giorni.

Per aiutare la ripresa è importante all'inizio mantenere una dieta leggera e dal modesto impegno digestivo.

Le scelte dovranno essere rivolte prevalentemente verso cibi poco grassi, con l'attenzione a limitare soprattutto i grassi cotti perché di più difficile digestione. Utile frazionare la giornata alimentari in più piccoli pasti, preferendo cibi semplici e poco trasformati.

I fritti e le fritture sono da evitare i primi giorni mentre sono da preferite cotture semplici e di breve durata come quella al vapore. I condimenti vanno scelti tra oli di qualità e la preferenza va accordata per il loro impiego a crudo.

Nel quotidiano le misure da adottare non si discostano molto dai principi di una sana alimentazione.

La tavola va arricchita quotidianamente con cibi freschi e semplici, seguendo la stagionalità e produzioni rispettose dell'ambiente. La frutta, la verdura e i cereali integrali sono il caposaldo di un'alimentazione sana e bilanciata: vanno portati in tavola quotidianamente, per mantenere una corretta funzionalità dell'apparato gastro-intestinale e nutrire di vitamine il nostro organismo.

Tra le fonti proteiche da preferire carni dal taglio magro (sempre cotti in modo semplice) e il pesce fresco con preferenza verso pesci più “snelli” come il merluzzo.

Per i semi oleosi, il loro utilizza va testato sulla base della tolleranza individuale, cercando i primi giorni di assumerne piccole quantità e preferendo fonti non tostate.

Per le uova vale lo stesso principio della cautela: ottimo alimento, ha un impegno digestivo importante che incrementa con la durata dei tempi di cottura.

Utile sarebbe aspettare alcuni giorni prima di introdurle, partendo prima da piccole quantità e prediligendo preparazioni come alla coque o in camicia a frittate o altre complesse elaborazioni.

Per latte e derivati, assodata la tolleranza individuale, va raccomandato un utilizzo sensato. Le nostre tavole prevedono spesso fin dal mattino la presenza di uno o più latticini il cui utilizzo va inserito in menu vari ed eterogenei.

Le scelte effettuabili sono tantissime, considerando che viviamo in un paese che vanta una tradizione casearia antica e il maggior numero di produzioni tipiche.

I latticini più digeribili, e da preferire, sono quelli che hanno una percentuale di massa grassa ridotta.

Ripresa poi una completa funzionalità, la tavola potrà essere arricchita da più scelte, con la piacevole attenzione di far ruotare le diverse fonti alimentarti.

Di supporto, qualora i tempi dovessero essere più lunghi, integratori specifici forniscono un supporto per migliorare l'efficenza digestiva.

A recupero avvenuto, è importante cercare di mantenere un corretto peso corporeo e adottare uno stile di vita attivo. Piccole attenzioni nel quotidiano si sommano per rendere più stabile l'equilibrio del proprio organismo. Nel nostro centro SMA di Milano mettiamo in atto da anni specifici percorsi terapeutici per migliorare e acquisire benessere.




La colicistectomia è l’intervento chirurgico di rimozione della cistifellea (colecisti) infiammata dalla presenza di calcoli biliari, sassolini duri formati da sali e colesterolo che bloccano il passaggio della bile.

La cistifellea è una piccola sacca posta sotto il fegato che immagazzina la bile, un liquido prodotto dal fegato e necessario a digerire i grassi. Colesterolo e sali possono aggregarsi e formare calcoli che ostruiscono il passaggio della bile, causando l’infiammazione della colecisti.

La rimozione della colecisti in presenza di calcoli è l’unica terapia risolutiva, in quanto lo scioglimento dei calcoli ottenibile con i farmaci o la semplice rimozione dei calcoli non evita il loro riformarsi.

Che cos’è la colecistectomia?

La colecistectomia è un intervento chirurgico che consiste nell’asportazione della colecisti. È indicato come trattamento della calcolosi biliare.

La presenza di calcoli che ostacolano il passaggio della bile immagazzinata nella cistifellea e causano dolore addominale, anche intenso, soprattutto se si incuneano nel coledoco, il principale dotto biliare.

L’intervento è indicato in presenza di un’infiammazione acuta, di dilatazione della colecisti, di colecistite senza presenza di calcoli, di pancreatite. Può essere praticata anche per la rimozione di tumori benigni, come polipi e adenomi.

Come si svolge la colecistectomia?

L’intervento di colecistectomia può essere eseguito per via laparoscopica o laparotomica (con il taglio tradizionale).

La colecistectomia, in assenza di altre condizioni che suggeriscano la tecnica tradizionale, viene eseguita preferibilmente per via laparoscopica, perché consente un recupero più veloce e lascia meno cicatrici. In entrambi i casi è necessaria l’anestesia generale e un trattamento con antibiotici.

Nell’intervento per via laparoscopica, il chirurgo pratica 3-4 fori di piccolo diametro (meno di 1 centimetro) nei quali introduce uno strumento ottico (laparoscopio) e gli altri strumenti chirurgici.

Prima e durante l’intervento vengono anche eseguite delle radiografie delle vie biliari per individuare la presenza di calcoli in altri punti esterni alla colecisti, come i dotti biliari, che vengono rimossi mediante l’introduzione di palloncini e sonde.

A seconda dell’andamento dell’operazione potrebbe rendersi necessario passare dall’intervento per via laparoscopica a quello per via laparotomica, più tradizionale. Questo accade quando lo spazio di manovra per il chirurgo non è agevole oppure quando si evidenziano altre condizioni che suggeriscono l’incisione tradizionale (laparotomia).

Dall’intervento potranno rimanere una o più cicatrici.

Quali sono i pro e contro della colecistectomia?

La colecistectomia è l’unico intervento risolutivo in caso di calcoli biliari. La semplice rimozione dei calcoli, infatti, non evita il loro riformarsi nel tempo.

Questa opzione diventa necessaria in presenza di infiammazioni acute della colecisti (colecistite), anche senza calcoli, e del pancreas. La pancreatite è causata dall’ostacolo al deflusso della bile nel pancreas dovuto a un calcolo che si è incuneato nei coledoco.

La colecistectomia è dolorosa e/o pericolosa?

L’intervento viene effettuato in anestesia generale. Il paziente non avverte alcun dolore durante l’esecuzione. Al risveglio si può accusare dolore addominale, localizzato nell’area della ferita, e per effetto dell’anestesia generalmente si presentano mal di testa, confusione, stanchezza, nausea e vomito.

La colecistectomia, come tutti gli interventi medici e in particolare quelli chirurgici, può avere delle conseguenze impreviste, anche se molto rare (lesioni degli organi, infezioni, emorragie, trombosi venosa profonda). Vanno inclusi i rischi legati all’anestesia generale (reazioni ai farmaci, problemi respiratori).

Chi può effettuare la colecistectomia?

Non esistono categorie di pazienti esclusi dall’intervento. Controindicazioni vanno valutate anche in relazione all’anestesia nei pazienti che soffrono di insufficienza respiratoria o di insufficienza cardiaca.

Attenzione va posta ai pazienti obesi o che hanno avuto altri interventi precedenti.

Follow up

La dimissione dopo la laparoscopia avviene entro 2-4 giorni, entro 5 giorni dall’intervento con il taglio tradizionale (per via laparotomica). Nei 10 giorni successivi il paziente deve evitare sforzi fisici. A distanza di pochi giorni il paziente può tornare al lavoro e alle attività quotidiane, fatta eccezione per quelle più pesanti.

Forti dolori addominali, spasmi, febbre alta o brividi, ingiallimento della pelle (ittero) vanno comunicati al medico.
Lo staff medico indicherà le date per la rimozione dei punti di sutura e la disinfezione della ferita.

I pazienti sottoposti a colecistectomia devono osservare un regime alimentare povero di grassi e ricco di fibre.

Sono previste norme di preparazione all’intervento/trattamento?

Per la preparazione all’intervento è necessario rispettare il digiuno di almeno sei ore e tutte le altre indicazioni, se si assumono farmaci, suggerite dallo staff.

Un paio di giorni prima dell’intervento potrebbe essere richiesto al paziente l’uso di lassativi per ottenere una buona pulizia dell’intestino.

Quali problemi senza cistifellea?

La rimozione di questo organo in un individuo sano in genere non causa problemi dal punto di vista della salute generale o della digestione, anche se può esporre a rischi di diarrea e malassorbimento del grasso.

Dove si accumula la bile senza cistifellea?

Dopo l'intervento di colecistectomia viene quindi a mancare la concentrazione biliare operata dalla cistifellea, ma non la bile stessa, che si riversa direttamente nell'intestino attraverso il dotto epatico ed il dotto biliare comune (vedi figura).

Cosa comporta la rimozione della cistifellea?

La colecistectomia, come tutti gli interventi medici e in particolare quelli chirurgici, può avere delle conseguenze impreviste, anche se molto rare (lesioni degli organi, infezioni, emorragie, trombosi venosa profonda). Vanno inclusi i rischi legati all'anestesia generale (reazioni ai farmaci, problemi respiratori).

Cosa mangiare quando non si ha più la colecisti?

Bene il consumo di verdure cotte, biscotti, cracker, riso, pasta e pane tostato; Fare 5 piccoli pasti al giorno, preferendo piatti semplici e non elaborati; è preferibile evitare la pizza dopo intervento alla colicisti; Non bere acqua gassata.