L’Inps, con il messaggio n° 1800 del 28 aprile scorso, cambiando il proprio precedentemente orientamento, ha precisato che l’assegno agli operatori in servizio civile universale è pienamente cumulabile con le indennità Naspi e DIS-COLL. Show
L’INPS, messaggio n° 1800 del 28 aprile 2022, correggendo quanto affermato nella circolare n° 142 del 2015, ha chiarito che l’assegno percepito dai volontari del servizio civile è cumulabile con le indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL senza riduzione alcuna; la novità si deve ad una rivalutazione della natura stessa dei compensi corrisposti ai volontari. L'Istituto ricorda che l’Agenzia delle Entrate, con circolare n° 24/E del 10 giugno 2004, sulla base della previgente disciplina in materia di Servizio civile universale (D. Lgs. 77/2002), aveva qualificato tali somme come redditi da collaborazione coordinata e continuativa ai sensi dell’art. 50, lett. c-bis) del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR); in virtù di tale qualificazione, nella circolare 142 del 2015, l’Inps stabiliva che il cumulo tra NASpI o DIS-COLL e compenso dovesse essere ricondotto all’ipotesi di cumulo dell’indennità con i redditi da lavoro autonomo ex art 10, D. Lgs. 22/2015, comportando così l'abbattimento dell'indennità stessa nella misura pari all’80% del compenso previsto. Successivamente, il D. Lgs. 77/2002 è stato abrogato con l'adozione del D. Lgs n. 40 del 2017, il quale modifica sostanzialmente la qualificazione di tali redditi. Difatti, ai sensi dell’art. 16, comma 1, si statuisce che “il rapporto di servizio civile universale […] non è assimilabile ad alcuna forma di rapporto di lavoro di natura subordinata o parasubordinata e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità”. Al comma 3 si aggiunge che “gli assegni attribuiti agli operatori in servizio civile universale, inquadrati nei redditi derivanti dalle assunzioni di obblighi di fare, non fare o permettere, sono esenti da imposizioni tributarie e non sono imponibili ai fini previdenziali.” Pertanto, in ragione della diversa qualificazione dei compensi riconosciuti ai volontari del servizio civile universale e la possibilità di cumulare pienamente la prestazione di disoccupazione, i beneficiari delle prestazioni non sono tenuti ad effettuare all’INPS alcuna comunicazione sul compenso annuo riconosciuto. Per l’effetto, si precisa che le indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL in precedenza oggetto di riduzione perché corrisposte contestualmente allo svolgimento del servizio civile -in ottemperanza alla vecchia disciplina di cui alla circolare n. 142 del 2015- potranno essere riliquidate, su domanda dell’interessato, da parte delle Strutture territorialmente competenti. La riliquidazione della prestazione si applica retroattivamente purché non si tratti di rapporti esauriti, cioè quei rapporti su cui è intervenuta:
Con riguardo alla DIS-COLL, invece, difettando di una specifica norma a riguardo, il termine di prescrizione è quello ordinario di dieci anni. Ad maiora IL PRESIDENTE (*) Rubrica riservata agli iscritti nell’Albo dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Napoli. E’ fatto, pertanto, divieto di riproduzione anche parziale. Diritti legalmente riservati agli Autori ED/FC Prestare servizio a favore della comunità è un’esperienza che tutti i giovani dovrebbero fare: ogni anno lo stato indice un bando di concorso per reclutare volontari da occupare nei più svariati settori, dalla tutela dell’ambiente, all’assistenza, alla protezione civile, fino alla conservazione del patrimonio artistico e culturale. In questa guida completa sul servizio civile universale ti spiego cos’è e come funziona, la durata, la retribuzione prevista, i requisiti per accedere, come presentare domanda, come compilare il modulo, come superare il colloquio e infine tutti gli aspetti da chiarire sulla compatibilità tra disoccupazione NASpI e servizio civile. Indice
Cos’è e come funzionaIn cosa consiste. Il servizio civile è un’attività di volontariato a cui possono partecipare tutti i giovani, per mettersi a servizio della società. Nello specifico si può svolgere servizio civile presso i Comuni, presso i Vigili del Fuoco, presso gli ospedali, la protezione civile, enti della Pubblica Amministrazione, Onlus, insomma tutti contesti dove è possibile dare il proprio apporto alla comunità. Il servizio civile è un lavoro? No, il servizio civile non è un lavoro. E’ un anno di tempo che scegli volontariamente di dedicare alla comunità. È comunque retribuito con uno “stipendio” di 433,80 euro al mese. Diciamo “stipendio” giusto per intenderci, perché in realtà è un contributo che lo stato eroga in virtù della tua collaborazione. Infatti, non è tassato: i 433,80 euro sono lordi e netti, visto che non si applica IRPEF. UniversaleIl servizio civile prima si divideva tra nazionale e internazionale, a seconda della tua decisione di svolgerlo in Italia oppure all’estero. Oggi si chiama semplicemente servizio civile universale e puoi svolgerlo in Italia o all’estero, presso enti e amministrazioni operanti all’estero. In qualità di volontario puoi scegliere di collaborare nei seguenti settori:
DomandaCome partecipare al servizio civile. Ogni anno, l’ufficio per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pubblica il bando di partecipazione al servizio civile. Di solito pubblica insieme il bando per il SC in Italia e il bando per il SC all’estero, quest’ultimo in collaborazione con un ente d’accoglienza e la nazione straniera (che può essere europea ma anche extraeuropea). ProceduraLa domanda va presentata online sul sito Domanda online – Servizio Civile. Non ci sono altri modi per inviarla: è previsto esclusivamente l’invio online. Se sei cittadino:
SPID è un sistema di autenticazione pubblico digitale. Se non lo possiedi puoi richiederlo qui. Come compilare la domandaDopo esserti loggato al sito devi compilare le tre sezioni:
Una volta terminata la compilazione, non devi far altro che proseguire con il tasto Presenta la tua domanda, poi Conferma e infine Stampa, per conservare una copia cartacea con il numero di protocollo della tua richiesta. Quante domande si possono fare per il servizio civile? Solo una: puoi partecipare solo al bando di un progetto. Non pensare di fare il furbo: se inserisci più domande, il sistema ti esclude da tutte. Come superare il colloquioNel più breve tempo possibile, ti chiameranno per un colloquio. In questo caso è bene “sapersi vendere”. Sarebbe un’ottima idea dimostrare che conosci bene l’Ente che ti ospiterà, la sua storia, la sua mission. Dimostrarsi entusiasta e informato è un ottimo passo per ottenere l’incarico. I selezionatori valuteranno positivamente:
RequisitiPuoi fare domanda per prestare servizio civile se possiedi tutti questi requisiti:
Come vedi i requisiti non sono così stringenti: non ci sono particolari requisiti di esperienze lavorative o titoli di studio. Ma ricorda che esperienze e titoli possono far aumentare il tuo punteggio ai fini della domanda. DurataQuanto dura il servizio civile, quante ore al giorno e quante ore a settimane? La durata varia in funzione del progetto a cui partecipi:
RetribuzioneNon si può parlare di vera e propria retribuzione o stipendio, in quanto presso il servizio civile non stai svolgendo un’attività lavorativa ma un servizio a favore della comunità. Qualunque sia il progetto a cui partecipi, lo stato ti paga un compenso di 433,80 euro mensili. I 433,80 euro ottenuti come compenso per il Servizio civile universale, sono esentasse, quindi sono puliti: il compenso lordo è uguale al netto. Lo stato eroga il tuo compenso ogni mese, sul tuo conto corrente oppure su carta prepagata con IBAN. Detrazioni per il figlio che svolge il servizio civileTuo figlio svolge servizio civile e ti stai chiedendo se si considera ancora a tuo carico oppure no, in virtù dell’assegno mensile che percepisce. Il compenso del SC è esentasse, non è imponibile ai fini IRPEF, quindi tuo figlio rimane a tuo carico e hai diritto alle relative detrazioni spettanti. DisoccupazioneCompatibilità NASpI e servizio civile. L’INPS ti sta pagando l’indennità di disoccupazione NASpI e tra poco inizi il servizio civile? I volontari del servizio civile si considerano disoccupati a tutti gli effetti, al punto che se prestano servizio presso un ente, non vengono comunque cancellati dalle liste di collocamento (ANPAL, circolare n.1/2019). Ne consegue che se stai percependo la disoccupazione e stai per iniziare il servizio civile non la perdi. C’è un però: la NASpI ti viene ridotta dell’80% del compenso del servizio civile. Il compenso del servizio civile è pari a 433,80, quindi la tua NASpI verrà ridotta esattamente di 320 euro (80% di 433,80). Ciò significa che per il servizio civile stai lavorando quasi gratis. Conviene? Certo che si: non dovrebbe essere il motivo economico a spingerti al servizio civile, ma il desiderio di fare volontariato. Durante la disoccupazione inoltre, ti permette di maturare esperienza. AttenzioneSe stai percependo la NASpI, appena inizi il servizio civile devi darne comunicazione all’INPS. Diritto alla NASPIE ora passiamo a un’altra questione: dopo il servizio civile cosa posso fare? A chi ha fatto il servizio civile spetta la disoccupazione? No: il servizio civile non è un lavoro e non da diritto alla NASpI. Passaggi successivi:Chi fa il servizio civile ha il Cud?Avviso ai volontari di Servizio Civile Universale: DISPONIBILE LA CERTIFICAZIONE UNICA 2022 (ex CUD) A partire da oggi 15 marzo 2022 gli operatori volontari di Servizio Civile Universale che hanno ricevuto compensi per il servizio nell'anno d'imposta 2021 possono acquisire autonomamente la "Certificazione Unica 2022".
Quali redditi vanno dichiarati?La dichiarazione comprende tutti i redditi: quelli di lavoro e di pensione, quelli di terreni e fabbricati, quelli di capitale (cioè derivanti da investimenti tassati), quelli di lavoro autonomo e di impresa, quelli diversi, cioè non classificati altrove ma comunque percepiti nell'anno.
Quanto vale il servizio civile come punteggio 2022?Il servizio militare e il servizio civile valgono 6 punti nelle graduatorie ATA e 12 punti nelle graduatorie Docenti.
Cosa concorre alla formazione del reddito?La parte dell'imponibile assoggettata a ritenuta a titolo d'imposta concorre alla formazione del reddito complessivo ai soli fini della determinazione delle aliquote per scaglioni di reddito.
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