La leggenda del cacciatore di vampiri 2

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La Leggenda del Cacciatore di Vampiri: e se la storia fosse andata così?

La leggenda del cacciatore di vampiri 2

Abramo Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti, figura dal grande carisma e amata nel paese che oggi conosciamo: abolì la schiavitù, sconfisse gli stati secessionisti preservando l’Unione e pronunciò uno dei discorsi più ricordati, studiati e copiati negli ultimi due secoli. Qualora vi sfuggisse il suo volto, le banconote da cinque dollari possono darvi una mano oppure rispolverate le scene sul monte Rushmore di “Intrigo Internazionale” e vedrete che tutto vi sarà più chiaro.

Il Vampiro, figura mitologica caratterizzata dall’essere bella, di gran gusto e cultura, perfetta ed immortale, resa celebre dal racconto di John Polidori e presa spesso in prestito dalla cinematografia di genere horror. Eroe romantico, essere ambiguo, personaggio cupo e altamente triste, demone crudele che si nutre della vita altrui. Insomma, costui è riuscito a farci sognare ed a terrorizzarci in più di una occasione.

Cosa hanno in comune l’importantissimo presidente e la creatura delle tenebre? La Leggenda del Cacciatore di Vampiri, ossia per alcuni un’idea strampalata (ma non troppo), per altri un azzardo (se non addirittura un vero eccesso di zelo), per noi l’eclettica riscrittura di un episodio della storia americana che la rende attraente agli occhi di quella fetta di popolazione che altrimenti si annoierebbe… a morte ;) L’autore del libro “Abraham Lincoln: Vampire Hunter” e del film “La Leggenda del Cacciatore di Vampiri”, che tra poche ore invaderà le nostre sale cinematografiche, si chiama Seth Grahame-Smith ed era già balzato agli onori della cronaca per la riscrittura (anche piuttosto fedele), in chiave zombie, di una pietra miliare della letteratura quale “Orgoglio e Pregiudizio”.

Naturale prosecuzione del lavoro di qualche anno fa, questa volta siamo alle prese con i vampiri e con la fantasiosa, accattivante e in un certo senso non del tutto incoerente rivisitazione della storia. Molte le sanguinose situazioni provocate da un futuro presidente, che per vendetta personale da il via ad una vera e propria caccia a quei morti che non hanno alcuna intenzione di lasciare questo mondo (anzi che vorrebbero conquistarlo del tutto) e molte le metafore presenti.

Vicenda curiosa che riempie lo schermo e che tiene saldi alle poltroncine gli spettatori in occhialini. Esatto, pure questo giro è in 3D, anche se secondo noi si può propendere per una visione più classica, sprovvista d’ingombranti accessori, senza pregiudicare la godibilità della pellicola. Perché è la storia la forza di un film che sotto il profilo degli effetti si presenta più o meno standard e che in alcune inquadrature ci fa tornare alla memoria film di altri tempi, primo fra tutti quel “Blade” di fine anni ’90 che in certi momenti pare tornato tra noi.

Sobria, ben recitata, ritmata, inaspettata pellicola con una commistione di generi inconsueta per una opera infestata da vampiri tanto aggressivi quanto poco romantici rispetto al Dracula di Bram Stoker. E il nostro Presidente sarà molto impulsivo da giovane quanto saggio da anziano, ma mai rinuncerà a quella adrenalinica e rischiosa lotta per il bene di tutti. La lezione, c’è e si sente, ma la nuova veste data ai cattivi ce la rende molto più digeribile di quanto accada con i film storici. Voto 7–.

La leggenda del cacciatore di vampiri 2

Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”

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La leggenda del cacciatore di vampiri, film horror prodotto e diretto da Timur Bekmambetov, racconta la storia di Abraham Lincoln (Benjamin Walker), un giovane brillante che un giorno guiderà gli Stati Uniti come presidente. Trascorre la sua adolescenza con i genitori Thomas (Joseph Mawle) e Nancy (Robin McLeavy) e tutto sembra andare bene, finché una notte vede qualcuno aggredire sua madre.
La donna, dopo essere stata male qualche giorno, alla fine muore e nessuno capisce quale sia la vera ragione. Credendo si tratti di morte da avvelenamento, Abraham confessa a Thomas di aver visto l’aggressore. In realtà, ad attaccarla è stato Jack Barts (Marton Csokas), un vampiro. Sebbene abbia promesso a suo padre di non vendicarsi, quando questi muore, il ragazzo decide di trovare l'assassino di sua madre e ucciderlo. Quando finalmente i due si incontrano, però, Lincoln scopre la vera natura del suo nemico. A salvarlo in quell’occasione è Henry Sturgess (Dominic Cooper), che non solo diventa suo amico, ma lo erudisce anche sulla storia dei vampiri, addestrandolo a combatterli. Riuscirà il ragazzo a vendicare la sua famiglia senza restare ucciso?

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CRITICA DI LA LEGGENDA DEL CACCIATORE DI VAMPIRI

Non rimane che una classificazione drastica per inquadrare La leggenda del cacciatori di vampiri: "totalmente gratuito". Ben sapendo che esistono estimatori di questa categoria, specie se la confezione in questo caso firmata Tim Burton (producer) / Timur Bekmambetov (regia, Wanted) è professionale, diremo che il vostro giudizio dipenderà da quanto margine di manovra ludico vogliate concedere al cinema. Dietro ogni film apparentemente facile da liquidare si cela una buona occasione per porsi queste domande. (Domenico Misciagna)

CURIOSITÀ SU LA LEGGENDA DEL CACCIATORE DI VAMPIRI

Il film è basato sul romanzo Abraham Lincoln, Vampire Hunter scritto da Seth Grahame-Smith, che ha elaborato la sceneggiatura.

Tra i produttori c'è anche Tim Burton.