Con quante materie si viene bocciati in prima superiore

Cosa fai se fallisci un anno di scuola, se il giorno del risultato scopri di essere stato bocciato? Accetti il ​​verdetto e ammetti di non esserti impegnato abbastanza? E se invece sei convinto di non meritare di ripetere e perdere l’anno?

In questa guida completa sul ricorso bocciatura scuole medie e scuole superiori ti spiego come presentare ricorso presso il Provveditorato agli studi oppure presso il TAR, le differenze, le motivazioni legittime di una bocciatura e quali potrebbero essere le speranze di vincere il ricorso.

Indice

  • Cos’è e come funziona
  • Motivazioni
  • Come fare
  • Presso il Provveditorato agli studi
  • Presso il TAR
  • Scuola media
  • Scuola superiore

Cos’è e come funziona

Quando hai iniziato la scuola, non avresti mai immaginato che sarebbe toccato proprio a te. Le buone intenzioni c’erano tutte, ma ti è andata male. O forse ti sei impegnato poco, ammettilo: quest’anno ti hanno bocciato a scuola.

Ma può essere anche il contrario: la bocciatura te l’aspettavi tutta. Non hai fatto nulla in classe, non ti sei impegnato e sei cosciente della bocciatura. Bene, in quest’ultimo caso questa guida non fa per te.

Se invece pensi che avrebbero dovuto promuoverti e c’è qualcosa che non va nella tua bocciatura, allora puoi pensare di presentare ricorso. In questo modo le cose potrebbero ribaltarsi: se vinci il ricorso infatti passi alla classe successiva, la bocciatura non vale più.

Motivazioni

Prima di tutto, vediamo quali sono i motivi legittimi di una bocciatura:

  1. Troppe assenze. Se sei mancato da scuola per almeno 3/4 dell’anno, allora la tua bocciatura è giustificata;
  2. Non hai il 6 in condotta. Diciamo che il 6 in condotta significa già che sei abbastanza “monello” in classe e dovresti rivedere il tuo comportamento e puntare almeno a un 7 o un 8. Se prendi meno di 6, la bocciatura è alle porte.
  3. Hai gravi insufficienze in varie materie. Se per esempio hai 5 in due materie, si tratta di una lieve insufficienza e probabilmente ti daranno il debito formativo da recuperare a settembre. Ma, se per esempio hai un paio di 3 e un paio di 4, la cosa è davvero complicata. In generale, le scuole tendono a bocciare quando ci sono tre o quattro insufficienze gravi.

Se ritieni che le tue insufficienze erano non gravi, non talmente gravi da determinare una carenza nella tua formazione, puoi provare con un ricorso.

Come fare

Un reclamo al dirigente scolastico per bocciatura non basta. Devi rivolgerti ad autorità esterne. Ci sono due modalità per presentare ricorso:

  1. Ricorso presso il Provveditorato agli studi, che oggi si chiama Ufficio Scolastico Regionale;
  2. Ricorso presso il TAR.

Analizziamoli entrambi.

Presso il Provveditorato agli studi

Appena hai notizia della bocciatura, hai 30 giorni di tempo per rivolgerti al Provveditorato agli studi:

  1. Puoi andare di persona, insieme a tuo padre o tua madre;
  2. Puoi presentare un ricorso in carta semplice, dove scrivi tutti i motivi per cui ritieni la bocciatura non congrua. La lettera devi firmarla tu e un tuo genitore.

In questo frangente, testimonianze e prove sono di fondamentale importanza: cerca di portarne quante più puoi. Il provveditorato infatti, ricevuta la tua richiesta, richiede alla scuola fascicoli, documenti e verbali per capire la tua situazione scolastica.

Una volta analizzata la situazione e le prove che hai fornito, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico regionale consulta l’Organo di Garanzia Provinciale e infine emette la decisione: se dentro o fuori. Se la bocciatura è confermata o meno.

Per presentare ricorso all’Ufficio Scolastico non è necessario un avvocato.

Presso il TAR

Se preferisci, puoi presentare ricorso direttamente al TAR. In questo caso occorre un avvocato che si occupi di raccogliere, insieme a te, tutti i documenti comprovanti l’immeritata bocciatura e presentare formale istanza di annullamento della bocciatura.

Prima di presentare istanza, l’avvocato ti aiuta a capire se realmente la bocciatura può ritenersi ingiusta, per vedere se il “gioco vale la candela” o se con la richiesta di annullamento perdi solo tempo e soldi. I ricorsi al TAR infatti sono costosi e piuttosto lunghi. Ma non è detto che sia inutile!

Se i verbali sono poco precisi, poco chiari o sommari, oppure si evince che i professori non ti hanno dato alcun modo di recuperare con nuove interrogazioni, oppure durante il consiglio di classe di fine anno mancavano alcuni insegnanti, allora le speranze di un annullamento della bocciatura ci sono.

Scuola media

Purtroppo sì, si può essere bocciati in terza media. Innanzitutto bisogna dire che i professori devono prima ammettere lo studente all’esame di terza media. Se infatti lo studente ha fatto troppe assenze (almeno 3/4 di anno), oppure ha un’insufficienza in condotta, oppure ha una media molto bassa causata da gravi insufficienze, i professori tendono a non ammettere l’alunno agli esami.

Ciò significa che il ragazzo è automaticamente bocciato e deve frequentare di nuovo l’anno. Quasi il 98% degli alunni viene ammesso all’esame di terza media. Una percentuale molto alta. C’è poi da dire che essere ammessi all’esame non significa automaticamente essere promossi: bisogna vedere come va l’esame.

Se non superi l’anno, la procedura per il ricorso descritta nei passi precedenti, vale anche per te. Se ritieni che la tua bocciatura non sia legittima.

Scuola superiore

Solitamente, la bocciatura alle scuole superiori è causata da gravi lacune, impossibili da colmare con il debito formativo. Vincere ricorso in questo caso, è abbastanza complicato: devi dimostrare di aver sostenuto interrogazioni e prove scritte sufficienti, che i voti che i prof ti hanno assegnato non erano giusti.

Se ti hanno bocciato per insufficienza in condotta, qui c’è maggiore margine per vincere un ricorso. Durante il ricorso si può per esempio “giustificare” il comportamento dello studente dovuto a problemi particolarmente gravi a casa. Ma non è detto che la vittoria del ricorso sia dietro l’angolo comunque.

Se ti hanno bocciato per numero eccessivo di assenze, anche qui ci sono speranze di vincere il ricorso: se l’assenza è dovuta a malattia (provata da certificato medico) o a particolari problemi complessi di natura familiare o a partecipazioni ad attività agonistiche.

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